I will come after you • I

6.2K 384 109
                                    

I will come after you • I

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

I will come after you I

Nathaniel Von Rholan

Ululai a più non posso fino a sentire la gola bruciare, diventare secca. Tremavo dalla rabbia, narici larghe per il respiro pesante, la Bestia che continuava a ruggire dentro di me scorticava poco a poco la superficie dell'autocontrollo. Inferocito, pieno di difficoltà anche solo nel semplice atto di concentrarmi per pensare. Sentivo gli altri parlare, odori familiari, ma non capivo nulla, la vista annebbiata da un misto di paura e desiderio di violenza. Ad un certo punto il gemito di Caleb riuscì a scuotermi da quello stato di veglia incosciente, ritrovai quel minimo di lucidità che mi permise d'impedire la trasformazione.

Avrei dovuto pensare al cucciolo, la più importante delle priorità visto che per Eric non c'era più nulla da fare. Gattonai fino al bambino, colui a cui Vivian o meglio Sophie aveva concesso la grazia. Lo raccolsi tra le mie braccia, ancora così piccolo, mi balenò in mente quanto fossi stato idiota ad avergli anche solo permesso, tanto tempo fa, un primo contatto con la vampira.

<< Dov'è Andrea? >> domandai con voce spenta, vuota, senza guardare nessuno in particolare.

<< Nate, hai sentito quello che ho detto?! >> Fu la voce di uno dei miei fratelli licantropi a tentare di scrollarmi ma con scarsi risultati. Ero momentaneamente regredito a uno stato in cui a dominare sono le sensazioni, non le parole, ed avevo un solo pensiero fisso: la vendetta. Avrei messo al sicuro Caleb tra le braccia del padre e poi le avrei dato la caccia, fino in capo al mondo se necessario.

<< Dov'è Andrea? >> ripetei senza alcuna enfasi.

<< Lui sta... >> cominciò qualcuno.

<< ...è nella tua stanza. Privo di sensi, come Megan. >> proseguì Olympia andando immediatamente al nocciolo della questione.

Quell'affermazione riuscì a fare breccia nella mia coscienza. Qualcosa non quadrava, effettivamente solo ora mi ritrovavo a pormi un quesito fondamentale che a causa della perdita di Eric era passato in secondo piano: come diavolo aveva fatto Sophie a scappare? << è ferita? >> domandai bruscamente, piazzandomi davanti alla strega, mi riferivo a Megan.

<< No, non ha nulla di grave. >> lei mi rassicurò, iniziando a farmi strada nella Villa che seppur fosse da sempre la mia casa, non mi appariva più così familiare.

<< Il bambino? >> a causa del timore venne a galla verbalmente la peggiore delle mie ansie in tutta quella catastrofe. Se avessi scoperto che mio figlio, nel ventre di Megan, avesse dovuto pagare anche solo una delle conseguenze causate dalle mie scelte sbagliate, sarei finito a condannarmi spontaneamente a morte certa. Lei, la vampira, l'avrei trascinata con me però, in quel personalissimo inferno. Torturata fino ad impazzire, le avrei strappato via tutto quanto aveva di più caro fino a radicarne la disperazione nell'animo. Poi la morte, la purificazione del fuoco e della luce del giorno.

Mortal Ashes (Book II)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora