Nero urlo di parole ignare

4 0 0
                                    

Che strano vivere in un perenne

tramonto, con il sole che va giù

per mai più risalire, con le tenebre

che avanzano e ti coprono

ma non del tutto.

È strano, sì. È sadico.

Il buio ti copre ma

non ti domina completamente.

Ti lascia magari in fin di vita,

cosciente, ma non ti annienta

del tutto. Gode nel vederti

pari al nulla.

Il nero dell'insoddisfazione

ti avvolge e ti stritola e

implode nei tuoi grigi pensieri.

Ti lascia sanguinante,

con quel sapore di

vuoto in bocca.

Ti bacia e le sue labbra

sono fredde, orribilmente

vive e velenose.

Il suo fascino rovinoso

mi attrae e non riesco a sottrarmi

dalla morsa del suo abbraccio.

Mi stritola.

Mi toglie il respiro e

le onde della sua voracità

s'infrangono con violenza

sulla fortezza che ho invano

costruito nel tempo. Invano

faccio resistenza.

In quest'angolo dimenticato

da dio, senza luce, senza me,

le rovine del mio mondo

cadono già tra i flutti,

sgretolandosi sotto il peso

di mille lacrime.

Occhi di ghiaccio mi squadrano.

Penetrano nella mia gracile e malandata

armatura e straziano quella debole

carne che, corrosa da mille

delusioni, ormai non pone resistenza.

Ancora una volta

ti lascio fare, nemico mio.

So che prima o poi finirai

lasciandomi mille cicatrici

che ancora una volta

non si chiuderanno.

Fai sempre così, nemico mio

Arrivi, mi distruggi e vai via.

Sadico, mi dai la solita

lezione e in silenzio vai via.

Lasci nella carne una sola

parola incisa: "tornerò".

Nemico mio, compagno

di tante notti insonni

e bagnate dal calore

di lacrime lontane, lacrime

d'amore, so che ci

scontreremo di nuovo,

in questa lotta impari,

per capire se ho imparato

quella tua dolorosa lezione.

Mi dispiace, non sono

una brava allieva.

Cado, mi rialzo ma poi

mi butto a capo fitto

negli stessi errori.

Sono solo uno spirito inquieto

intrappolato in una forma non sua

e che ancora non ha trovato

una ragione valida per

affermarsi nel mondo.

La troverò mai? Chissà.

Per ora violento parole

e strazio frammenti di carta,

ignari del buio che

porto negli occhi.


(30 giugno 2010)

Alito di Vento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora