Capitolo 3-Un nuovo me

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Martina staccò le sue calde e morbide labbra dalla mia fronte e, sempre prendendomi per il braccio, mi tirò a se, dicendo..
"Romeo, hai bisogno di una doccia e di cambiarti i vestiti: ti abbiamo posato solo sul letto senza cambiarti o niente... Perché io mi vergogno e Peter non ne è capace" sorrise dolcemente...quel sorriso stava iniziando a rapirmi
"va bene... Ma... Non ho altri vestiti con me" dissi io, imbarazzato
"non ti preoccupare, noi ne abbiamo tantissimi! " disse Peter. Martina mi condusse fino al bagno, mentre aveva in braccio dei vestiti maschili, e li pose su un tavolino vicino alla doccia
"rilassati, ne hai bisogno" disse sorridendo, poi mi baciò la guancia e mi accarezzò il collo dolcemente...a quell'azione mi sentii nemmeno al settimo cielo... ma al millesimo!
Sorrisi... Mi ero dimenticato come si faceva, adesso ho scoperto come si fa: semplicemente, non lo fai... Ti viene spontaneo
La piccola gattina Marty uscì dal bagno, chiudendo la porta... Mi ritrovai da solo in un bagno tutto bianco.
Inizia a spogliarmi, togliendomi quegli stracci di vestiti che avevo e mi guardai allo specchio: i capelli biondi mi ricadevano sugli occhi verdi, mentre avevo lividi sul petto, sugli addominali e girandomi... Sulla schiena. Sospirai. Entrai nella doccia e aprii l'acqua calda, iniziai a bagnarmi il corpo e i capelli, poi mi insaponai per bene e mi riasciacquai Per bene. Uscii dalla doccia, mi misi un asciugamano in testa e iniziai a rivestirmi. Martina mi diede una camicia bianca, dei jeans neri, delle scarpe sempre neri, una cravatta nera e una giacca nera. Mi vestii, stavo proprio bene. Cercai di dare una forma più ordinata ai miei capelli biondi... Più bianchi verso le punte. Qualcuno bussò alla porta
"avanti! " dissi
Era Martina... "ecco... Peter è andato a giocare a calcio con i suoi amici... Noi... Rimaniamo da soli... E dato che non abbiamo mangiato... S.. Se volevi ecco... Cenare con me... " disse, senza aprire la porta
"Eheheh certo! " risposi
"n.. Ne sono felice" disse, sentivo la sua voce felice... Era bellissimo quando sentivo la sua felicità.
Aprii la porta velocemente, lei aveva la mano sulla maniglia e sorpresa per la mossa, cadde in braccio a me. Alzai la sua testa prendendola per il mento dolcemente, lei era rossa in viso... Poi era bellissima: aveva una vestitino rosa con i fiorellini che arrivava fino alle ginocchia, una cintura che finiva con un fiocchetto sul fianco destro e una rosa di colore rosa tra i capelli. Semplicemente una dea della primavera. Le baciai dolcemente le sue labbra candide, lei ricambiò dolcemente...
Ero un nuovo me... Un nuovo Demone

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