CAPITOLO DUE.

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'Ragazzi se volete uscire da questa scuola e andare al college dovete studiare. Non pensate di venire da me con due moine e prendere una B.' La signora Rich, insegnante di matematica, era da circa 40 minuti, ovvero dopo aver ridato i test, che continuava a romanzare quanto fosse cattiva e non regalasse niente a nessuno. Avevo smesso di ascoltare dopo due minuti, avevo preso una A, quando non si ha una vita sociale, la carriera scolastica sale a picchi elevatissimi. Non so se fosse un vanto, per me lo era.

Quando suonò la campanella afferai la mia borsa logora e mi avviai verso l'aula di Recupero, facevo da Tutor per due giorni a settimana, dopo la scuola, tanto per fare qualcosa.

'Ei Mckenzie, per oggi abbiamo già sistemato tutti i ragazzi, se vuoi puoi andare.' mi venne incontro Jasper, un altro Tutor.

'Aspetto un po', in caso venga qualche anima disperata.'

Mi sedetti in uno dei tavolini e tirai fuori il mio adorato mp3, se c'era qualcosa che poteva influenzarmi più di un libro, era proprio la musica. Con le note dei Muse presi il mio cellulare e mandai un messaggio ad Emma.

Com'è andata con Jeremy?

Dovevano uscire il giorno prima e lei non si era fatta sentire, questo voleva dire solo due cose: o le aveva dato buca o aveva fatto sesso selvaggio.

Sentii un tocco non proprio gentile alla spalla e alzai lo sguardo, un paio di occhi verdi truccati di un nero un po' troppo pesante mi guardavano scocciati. Tirai via le cuffie con un gesto secco.

'Scusa, hai bisogno?'

Continuava a guardarmi con quello sguardo penetrante e a masticare la gomma a bocca aperta. L'avevo vista con il gruppo di Rugby ma non era una cheerleader.

'Mi avevano detto che eri una secchia, non una specie di nerd.'

Aveva la voce bassa, con un tono noncurante.

'Non ho nessuno a cui fare da Tutor, stavo messaggiando. Sai la gente normale lo fa.' Le risposi iniziando a mettere a posto l'mp3 pronta ad andarmene.

'Appunto, la gente normale. Ma chissene frega di ciò che fai, sei l'unica Tutor disponibile, ho preso una D in Scienze, senza contare le altre materie.' si accasciò sulla sedia davanti a me e tirò fuori dalla tracolla borchiata i libri.

Mentre cercava la pagina, come se le avessi dato il consenso ad aiutarla, mi fermai a guardarla. aveva un caschetto sbarazzino biondo, trucco profondo e sembrava uscita da una sfilata di moda dark. Il nero era sicuramente il suo colore preferito.

'Iniziamo o vuoi una foto?' mi riprese per la milionesima volta.

'Senti. Se hai bisogno di un Tutor, e da quello che ho sentito ti serve, almeno sii gentile. Potresti iniziare con il dirmi il tuo nome, magari.' Provai ad essere gentile e a riprendere in mano la situazione.

'Non tiri mai fuori le unghie, ti sei svegliata ora?' appoggiò la testa sul palmo della mano e mi guardò con un sorriso appena accentuato. 'Mi chiamo Delia.'

Non risposi alla provocazione. 'Io sono Lorelai, piacere.' le tesi la mano.

'Lo so chi sei.' Mi guardò la mano e si appoggiò allo schienale della sedia. Iniziavamo molto bene.

'Che argomenti ti servono?'

'Cellule, batteri e virus. Composizione e cazzate varie.'

Le cazzate varie le hanno fatto prendere una D, intanto.

'Ok, allora iniziamo.' Feci un grosso sospiro e iniziai a spiegarle l'argomento.

Mi ascoltava quasi interessata, in silenzio -se non per la gomma che masticava- e di tanto in tanto mi faceva delle domande intelligenti, quasi me ne stupii.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20, 2016 ⏰

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