~sai cosa voglio?una vita senza confine tra ció che vedo e ció che sogno ~

Eccolo. Il primo giorno di scuola. Il giorno in cui venivi assegnato alla tua classe sociale . giorno in cui venivi etichettato . il giorno più importante per coloro  che vogliono vivere la loro  vita in pace . Mi alzai alle 6 per farmi la doccia e prepararmi ,poi andai a fare colazione ; papà era sveglio e stava guardando la TV
<<ciao papà >>
<<giorno Sara vuoi che ti accompagni io a scuola?>>domandó lui abbassando il volume alla TV: stava guardando una replica di una soapopera che davano la sera tempo fa.
<<no grazie vado con i mezzi>>
Finita la colazione andai in bagno per lavarmi i denti e la faccia e poi mi truccai con mascara un filo di matita nera sotto l'occhio e del correttore dove serviva, cercai di mettere in ordine  miei capelli ricci ma come ogni mattina non riuscii a dargli una forma decente.
Andai in camera mi misi un paio di jeans neri a vita alta e un maglioncino bordeaux abbastanza aderente  con una giacca di pella sopra e degli stivaletti neri poi misi quaderni e tutto il necessario nello zaino e presi il telefono,i soldi ,le cuffiette e il cappotto e uscii di casa: erano le 7 . ero in perfetto orario. Dovevo prendere solo due metro e fare un pezzetto a piedi ,ma a me non dispiaceva.

Uscii dalla metro ormai mancavano pochi metri alla scuola e la mia ansia aumentava ad ogni passo.
Avevo paura. Non volevo entrare, per un momento pensai anche di saltare questa giornata  ma poi il problema si sarebbe riposto domani ; il ché non migliorava molto la mia situazione attuale .girai l'angolo e la vidi :
Era una scuola abbastanza
bella ,molto grande e
all'apparenza pulita.
Era circondata  da un recinto di
ferro nero e all'interno  il giardino era piccolo ma curato .feci un sospiro cercando di farmi coraggio e entrai.
C'erano molti ragazzi che parlavano fra di loro ridendo e divertendosi  ma io andai di corsa alla segreteria per sapere dove fosse la mia classe.
《Ehm..buongiorno  mi chiamo Sara  Hillard  dovrei essere nella classe 4 A per caso sa dirmi dove si trova?》domandai in francese
La signora davanti a  me abbassò lo sguardo e in tono brusco  rispose 《al secondo piano in fondo a desta 》
《Okay grazie mille 》 la salutai dirigendomi verso le scale. Vidi diversi ragazzi che camminavano divertendosi .ma solo io era in ansia per l'inizio  di questa tortura? Raggiunsi il secondo piano. Le pareti erano verde chiaro  e le finestre ampie illuminavano  l'interno dell'edificio .avevo letto da qualche parte che il verde chiaro era un colore calmante e rilassante , a differenza , per me quelle pareti  trasmettevano ancora più Asia e preoccupazioni.
Mi trovavo difronte alla porta della mia classe, guardai il cartellino per vedere se effettivamente fosse  il 4 A .si lo era.non avevo più scuse.quella era la mia classe e io dovevo entrare.
Feci un respiro come per raccogliere tutto il coraggio che in quel momento non possedevo ed entrai . Come luce per le falene attirai  lo sguardo di tutti che  si votarono verso di me . Loro si conoscevano  ormai da 3 anni,io invece non avevo nessuno . Vidi dei banchi vuoti ma  intuii fossero già prenotati perché sulle sedie erano appoggiati diversi cappotti . Solo un banco erano vuoto ,mi sedetti  li sperando che il mio compagno di banco non fosse troppo stronzo. Avevo le spalle  contro il muro e i piedi sulla sedia di fronte .mi stavo osservando le scarpe nella speranza di non essere notata da nessuno ma quando alzai lo sguardo vidi un ragazzo i fronte a me :era alto, molto alto e abbastanza muscoloso i capelli neri erano in disordine ma ugualmente belli
《Ehi  tu !vedi di cambiare aria che quel posto è mio》disse lui con tono  strafottente
《Scusa e tu saresti?》gli domandai provando ad usare Lo stesso tono
《Non sono affari tuoi.ora vattene ragazzina》continuó lui
《Non credo proprio. Vattene tu》dissi io alzandomi in piedi e cercando di darmi un  minimo di credibilità. Mi sorpresi  da sola delle mie stesse parole . il ragaazzo di fronte  a me mi guardò con occhi assisini e per un momento ebbi paura. Ma fortunatamente  fui salvata dal suono della campanella e dall'entrata del prof. Era un uomo sulla cinquantina  capelli bianchi e stranamente  possedeva un sorriso dolce.
《Buon giorno e buon inizio  ragazzi d'anno. Prego sedetevi. 》disse poggiano la borsa del computer e diversi libri sul banco. Sentii lo sguardo del ragazzo puntato su di me
Ma feci finta di nulla, non volevo cedere.
《Signor James si sieda》 ordinò il professore
《Dove signore?》
《Alla cattedra no? Scusi dove si vorrebbe accomodare  signor
James ?》lo canzonò il professore
《Non ci sono banchi vuoti .il mio è stato preso da questa qui.》odiai  da subito quell'orribile suono ,ovvero la sua voce
《"Questa qui"》 disse mimando le virgolette con le mani《ha un nome e secondo non credo che quel posto sia in tuo possesso ma dal momento che sembri molto affezionato a qual banco puoi sederti lì  insieme alla signorina》 disse infine il professore
《Ora che  ci penso,non è così importante mi siederò  da un'altra parte 》il ragazzo si voltò per cambiare banco ma venne fermato dal professore
《Bradley siediti immediatamente a quel banco!》  Disse stufo il professore .
Mi girai verso il ragazzo che lanciò bruscamente il suo zaino nero a  terra e  si sedette sulla sedia di fianco alla mia sbuffando 
《Te girati e non rompere le palle》 disse in modo tale  che solo io potessi sentirlo.
Simpatico il ragazzo.

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