She'll be mine, like it or not... ~Sospesa~

L'Inizio di una Serie di Guai...

Sciauu! Finalmente, per chi stava aspettando questa storia, l'ho pubblicata.
Oddio... Non è proprio corretto, non è questa la storia che avevo iniziato a lavorare e sono stata, in un certo senso, costretta a scrivere questa, ma questa storia non è per niente inferiore all'altra, alla fine stiamo parlando della sottoscritta, difficilmente deludo xD
A parte chiacchiere inutili, questa è la tanto attesa LevixErena!!! Yeeee xD!
Ora passiamo al dunque, questa storia è leggermente OOC, preferisco specificarlo... e posterò i nuovi aggiornamenti con distanza di uno due giorni, poiché è semi - completa.
Bado a ciance inutili, buona lettura. "Sperando che vi piaccia."

Capitolo 1: L'Inizio di un Serie di Guai...

(POV's Levi)
-Mi stai chiedendo se conosco una donna che... vorrei sposare?- io, duca ereditario di Sina, freno a stento una risata alla domanda espressa, con voce gentile, da mia madre -No, temo di no.-
Mia madre, la duchessa Kuchel, mi studia con mal celata inquietudine.

La madre è grata per la nascita di Levi, che ha tutte le qualità per essere un perfetto duca; le quali erano emerse, in particolare, nel periodo buio, quando il suo dispotico zio Kenny prese in mano le redini della famiglia.
Agli occhi degli altri Levi è perfetto. Persino le chiacchiere sul comportamento piuttosto libertino, all'estero, del duca ereditario, non fanno inarcare neppure un sopracciglio, perché le persone gli riconoscono di essersi guadagnato il diritto della propria libertà.

-A un certo punto della vita un uomo deve sistemarsi...- rimarca mia madre con la cautela che le è propria -...e chiudere con la vita mondana.-
Immobile, con un'espressione cupa, fissavo i meravigliosi giardini che sono l'orgoglio di mia madre. "Forse anche io, alla sua età, trattero godimento e soddisfazione da cose del genere." rifletto amaro.
Benché provo un profondo rispetto per mia madre, non ci possiamo definire intimi. Non ne abbiamo avuto la possibilità. Io avevo solo quattro anni quando sono stato strappato dalle sue braccia e allontanato dai miei genitori. Nei due decenni successivi ho imparato a non fidarmi di nessuno, se non del mio giudizio e solo in età adulta ho avuto la possibilità di ricongiungermi a loro, ma ormai ero un perfetto aristocratico, istruito ad anteporre il dovere e la disciplina a qualsiasi altro valore.
Tuttavia sul quel particolare argomento non sono disposto ad inchinarmi alle aspettative di mia madre
-Non voglio sposarmi.- dichiaro risoluto.

Kuchel non era preparata a una risposta tanto decisa, che non ammette né scuse né possibilità di un compromesso. Ritenendo di aver affrontato, forse, l'argomento con poco tatto, si affretta ad aggiungere: -Sono convinta che il matrimonio ti possa dare molta felicità.-

Evito a stento una smorfia a quell'affermazione semplicistica. Non m'illudo in proposito. Solo una volta una persona mi aveva reso felice, ma ben presto avevo scoperto che era una felicità illusoria. "Amo la mia libertà e amo il sesso. In poche parole mi piacciono le donne, ma sono ammesse solo in un settore della mia vita privata: Il letto..." Non ho nessun desiderio di avere accanto una donna su base permanente. -Temo di non essere d'accordo con te.-

La duchessa ignora il senso di gelo che si è creato e soffoca un sospiro. "Vorrei avere almeno un briciolo della cultura e della classe di mio figlio per discutere su un piano di parità." E rimpiange di non riuscire a trattare il figlio, che adora, più duramente. -Non credevo di arrivare al punto di trovarmi in disaccordo con te. Devo essermi espressa male. O forse ti ho colto di sorpresa.-
Levi serra le labbra. -Niente che tu possa dire mi farebbe cambiare idea. Non intendo sposarmi.-
-Levi...- La duchessa è sbalordita da quel inflessibile rifiuto e conosce a sufficienza il figlio per intuire che non avrebbe cambiato opinione. -Forse ti preoccupa il dover scegliere, scegliere un certo tipo di moglie, ma sono convita che persino una ragazza straniera sarebbe accetta dall'aristocrazia.-