Il risveglio delle tenebre

176 6 3
                                    

E per chi possa sembrare strano,per chi credeva di essere al sicuro,per chi pensava che Harry Styles fosse per sempre dentro ad un manicomio.
Pensavate davvero che io potessi morire così?Non è una morte che si addice ad una persona che soltanto nominando il suo nome causa paura,disagio,ansia,terrore.
E bene no,Harry Styles è a piede libero.
Io sono a piede libero.
E non avrò pace finché non troverò Black Lady,e le farò pentire di ciò che ha fatto.
Vi starete chiedendo in tanti,perché io debba avercela con la ragazza più temuta di Londra?Per il semplice fatto che per causa sua,ho dovuto passare tre anni in quel manicomio,tre anni che sono stato rinchiuso lì dentro,tre anni che mi hanno aiutato,si..mi hanno aiutato a escogitare il mio piano di vendetta.
Non ho mai visto il suo viso,non ho mai avuto l'occasione di guardarla negli occhi,ma quel giorno arriverà.
O si che arriverà.

Vi starete domando anche come io sia potuto scappare da un manicomio di massima sicurezza,Bhe,una volta che impari cosa vuol dire sentire il dolore sulla propria pelle,impari a gestire tutto ciò che mi circonda,impari ad essere più forte.Sono stato aiutato,non so da chi,ho soltanto avuto il piacere di toccare la sua mano che era ricoperta da un guanto,e sentire la sua voce metallica,dopo che presi l'oggetto in questione notai che era un panno,con qualcosa avvolto all'interno.
Un espressione al quanto interrogativa mi girava per la mente,ma quando sentii cosa potesse coprire quel panno mi accorsi che era una pistola,una Calibro 45,un ghigno si formò sul mio volto,vi guardai all'interno ma non vi erano proiettili.

-Cosa dovrei farmene di una pistola senza proiettili?-domandai al quanto irritato,una risata gelida allo stesso tempo metallica stava ridendo di me.

-Caro Harold!Secondo te pensi che le guardie sanno se sia carica o no?-continuò la sua risata,per quanto potesse essermi fastidiosa,mi poteva essere d'aiuto.
Dopo poco non sentii più la sua voce,segno che era andato o andata via,mi domandai perché stesse cercando di farmi evadere,riposai nel letto le domande che mi scorrevano per la mente,portai la Calibro nell'elastico del pantaloni,mi avvicinai al cuscino e presi una forcina,mi avvicinai alla serratura e iniziai a forzarla,camminai verso diverse guardie,sollevai la pistola e in quel momento ci fu silenzio,nessuno tentò di muovere un dito,passai verso di loro tenendo il dito sul grilletto.

-Addio cari!-sorrisi con un ghigno e uscii per poi dirigermi verso l'uscita.
Perfetto,ero uscito,il problema era come andarsene.
Un rumore di una macchina aperta,tipico suono di quando la si sblocca,mi avvicinai,la chiave sul parabrezza,oggi andava tutto bene,presi la palla al balzo e entrai in macchina mettendo la chiave nel cruscotto e partendo,serrando i pugni sul volante,mentre sul mio viso un sorriso si era acceso.

*Spazio Autrice*
Questa è la mia seconda storia,come vi ho già promesso,l'ho scritta ora.
Spero piaccia come la prima che ho scritto.
Continuo a 3 voti,e 2 commenti.
Spero che non vi deluderà questa storia
Ciao ragazze ❤️

Låst BreathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora