Capitolo 11: la cena

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Torno a casa Lynch insieme a Delly e Rocky. Non appena Stormie ci vede sbianca di colpo: ci siamo dimenticati di avere i vestiti sporchi di vernice rosa.
"Cos'é successo?" dice avvicinandosi un pochino di più a me e ai suoi figli.

"Qui non ha piovuto rosa?" chiede Rocky guardandosi intorno. Trattengo a stento le risate. Meno male che Delly salva la situazione dicendo "Mamma, io devo aiutare Giu a scegliere un vestito"
Sul serio?
"Sì, ha ragione" dico io stando al gioco.
Stormie ci guarda ancora un attimo e poi ci lascia andare. Saliamo nella stanza di Rydel e apre l'armadio. Non avevo capito che mi avrebbe davvero aiutata con i vestiti...
"Come avevi intenzione di vestirti?" mi dice tirando fuori abiti di diversi tagli e colori, gonne di tutti i tipi e camicie e camiciette.
"Sinceramente non avevo un'idea" dico io grattandomi le testa.
Dopo circa mezzora ho scelto il vestito. L'abito é nero, senza maniche, con la scolatura a cuore e una fascia che stringe i fianchi da cui parte la gonna. Delly mi presta anche un paio di scarpe col tacco rosse da abbinare. -foto in alto-
Mi sento pronta. Posso affrontare Patrick.
Sono le 20:00 quando il campanello suona. Sento i tacchi di mia mamma sbattere e la porta aprirsi.
"Patrick, che piacere!"
"Il piacere é mio signora Malone. Era da tanto che non ci vedevamo" dice rivolto a mia madre. Mi fa venire l'orticaria per quanto é falso...
"GIULIA SCENDI?" urla mia mamma dal piano di sotto.
"No, non voglio" vorrei urlare, ma invece mi limito a dire "Arrivo!"
Scendo le scale con una mano sul mancorrente e l'altra che stringe il telefono fino a far male. Sì, sono nel panico.
"Wow Giulia, sei ancora più bella dell'ultima volta" dice lui spogliandomi con gli occhi.
"Grazie" dico sorridendo e mascherando ciò che volevo dire veramente: ti denuncio per molestie se non la smetti.
"Andiamo a sederci" dice mia mamma. Mi siedo e Patrick prende posto affianco a me, mentre mia mamma si siede di fronte a noi.
Ha cucinato tantissimo e siamo solo in tre. Spero non pensi che io e Patrick chiariremo mai, anche perché lei non sa cos'é successo, non lo sa nessuno. Solo io e lui.
Mamma si alza e va in cucina a prendere il dolce, così rimango sola con Patrick. Sento toccarmi l'interno coscia e rabbrividisco. Sento la sua mano muoversi e vorrei solo urlare, ma dalla mia bocca non esce alcun rumore.
"So che mi vuoi" dice lui continuando ad avvicinare sempre di più la mano.
Din don.
Chiunque tu sia sei il mio angelo.
Mi alzo di corsa e vado ad aprire. É decisamente un angelo.

Me & my bestfriend ~ an R5 fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora