Capitolo 1.

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Ottobre

Le strade sono deserte. Si sente solo il rumore dei miei passi che si infrangono sull'asfalto. Seppur sia ottobre sembra di essere in pieno inverno, così metto le mani nelle tasche della giacca di pelle. La notte e i suoi silenzi mi avvolgono e mi lasciano solo con i miei pensieri. Tutto questo perché Ethan sta male e io sono costretto ad andare alla farmacia notturna. Anche se non c'è nessuno in giro mantengo un passo veloce per tornare il prima possibile a casa. Alla fine della via svolto a sinistra e intravedo in lontananza l'insegna luminescente.
Appena metto il necessario nel sacchetto ringrazio il farmacista e ripercorro i miei passi.

Quando arrivo di fronte ad un bivio mi fermo. Non so se prendere la strada di prima e camminare per altri dieci minuti o attraversare il parco e impiegarcene la metà. Devo dire che mi ha sempre fatto paura quel parco abbandonato. Da piccolo io e il mio gemello non ci andavamo mai, nemmeno di giorno. Giravano delle brutte voci. Per spaventarci di più ci dicevano che, negli angoli più bui, si nascondevano delle creature strane che azzannavano chiunque si avvicinasse. Non ci ho mai creduto e non ci credo tutt'ora...però c'è qualcosa di tetro e di sinistro in quel parco. Non so bene neanch'io cosa, ma le persone che conosco fanno di tutto per non attraversarlo.

"Grayson non fare la femminuccia." Mi continuo a ripetere.

Prendo un bel respiro e mi incammino verso l'entrata del parco. È accerchiato da tanti pini che formano una muraglia separando l'interno dall'esterno. Qua e là c'è qualche cespuglio e, proprio nel mezzo, una piattaforma di cemento con attorno delle panchine mezze marce. L'unico scivolo che c'è ormai è tutto rotto e pieno di scritte. Mantengo la calma e continuo ad avanzare con gli occhi puntati verso la fine di questo posto. Non manca tantissimo, ma un rumore mi fa raggelare il sangue. Un rumore fastidioso, come quando affili i coltelli, ma molto più acuto e forte. D'istinto mi accovaccio a terra dietro ad un cespuglio e cerco uno spiraglio per poter vedere da dove provenisse quel rumore. Guardo dappertutto ma non vedo nessuno. Quando sto per alzarmi sento delle voci.

"Ormai è arrivata la tua ora."

"Non puoi farlo."

Sbatto le palpebre più volte per cercare di distinguere le figure, ma è troppo buio. Si vedono delle ombre oltre lo spiazzo di cemento. Riesco solo a percepire una voce maschile e una femminile.

"Oh sì che posso. Hai ucciso Fredrick! Conosci bene le regole. Chi uccide uno che appartiene all'altra sfera paga con la stessa moneta."

Quando la ragazza finisce di parlare alza entrambe le braccia sfoderando una lama che luccica nella notte. Il ragazzo la imita e gli unici rumori che si sentono sono i loro gemiti per i movimenti e le lame che si scontrano fra di loro. Il ragazzo indietreggia fino ad arrivare con le spalle contro un albero. Lei ne approfitta e scaglia la lama all'altezza del suo viso, ma il ragazzo ha dei riflessi più veloci e la schiva facendola conficcare nella corteccia del tronco.
Si bloccano entrambi. Lei cerca di scappare ma viene strattonata con forza contro lo stesso tronco.
Il ragazzo spinge la lama sul suo collo, ma senza lasciare che laceri la pelle.

"Non ti facevo così sprovveduta. Cercare di uccidere uno il doppio di te senza l'aiuto del tuo amichetto."

"Se mi uccidi Blake ti scoverà e ti farà a brandelli senza pietà."

"Non ti preoccupare. Lo farò fuori come ho fatto con Fredrick e come farò adesso con te. Non hai nessuna speranza contro di me."

"Si vede che non sai con chi hai a che fare."

Con un gesto fulmineo impugna la lama, la sradica dall'albero e la fa roteare davanti a sé. Il ragazzo cade a terra per il gesto inaspettato, lasciando cadere la propria arma lontano da lui.

"Non dovevi metterti contro di noi. È stato veramente meschino lasciare il corpo di Fredrick privo di vita davanti alla nostra base. Lascerò il tuo corpo qui, a marcire, come sta marcendo questo posto. Se hai qualcosa da dirmi è meglio che ti sbrighi."

"Ci riprenderemo quello che è nostro di diritto. Voi non sapete comandare siete solo degli inutili, spregevoli scherzi della natura!"

"Non avresti dovuto dirlo."

La ragazza segna il punto preciso con la lama sul collo, porta indietro le braccia e le lascia ricadere a tutta velocità contro il ragazzo. Stramazza al suolo. La sua testa rotola a qualche metro di distanza. Non riesco a muovermi. Vorrei scappare da questo spettacolo raccapricciante ma le mie gambe non rispondono ai comandi. Cerco di alzarmi, ma fallisco ricadendo sull'erba secca. Mi volto, sperando di non aver catturato la sua attenzione. Ma sta proprio guardando verso la mia direzione. Rimango ipnotizzato con il cuore che perde battiti di fronte a quegli occhi di un oro brillante. Si riescono a vedere fino a questa distanza.

Trattengo il fiato rimanendo a quattro zampe. La ragazza inizia ad avvicinarsi in modo cauto con la lama ben salda tra le mani. Non voglio fare la fine di quel ragazzo. La mia paura si fiuterà a chilometri. È sempre più vicina, mantenendo quell'oro puntato sul cespuglio che mi ripara. Me lo sentivo che avrei dovuto prendere l'altra strada.

"Benson! Non abbiamo tanto tempo, dobbiamo andarcene!"

Sia lodato il cielo. La ragazza si gira e si incammina verso quella voce.

"Sto arrivando Blake."

Corro, corro. Corro a più non posso. Corro finché non sarò sfiancato. Corro perché voglio dimenticare. Dimenticare qualcosa di orribile. Non so se ci riuscirò. Ma voglio solo tornare da mio fratello e raccontargli tutto, anche se mi prenderà per pazzo. Perché, in questo momento, penso di essere veramente pazzo. Non può essere successo tutto questo.

"Grayson che è successo?"

Mio fratello è sulla soglia di camera sua con gli occhi e la voce impastati dal sonno. Mi siedo per terra e mi ci vogliono dieci minuti per riprendere fiato e calmarmi dopo lo shock che ho subito. Alzo lo sguardo verso il mio gemello e, con voce tremante, riesco a parlare.

"Ethan. È successa una cosa terrificante. Devo assolutamente dirtela, perché non riesco a tenermela  solo per me."


Spazio autrice

Eccomi qua! Sono molto emozionata per questa storia! Spero tanto che possa piacervi. Fatemi sapere cosa ne pensate commentando e votando!
Un bacio.

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