Un amore che appartiene ad entrambi ~Lettera da Piton a James~

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Finalmente la verità! Harry era appena uscito dal pensatoio, uscito dalla mente di un professore che per anni era stato giudicato ingiustamente. Si reggeva alla scrivania dell'ufficio di Silente con il fiato mozzo. Solo ora capiva che lui non doveva combattere contro la morte, doveva andarle incontro come si fa con un'amica che non si vede da molto tempo.
Le mani sudate del ragazzo trattenevano il legno della scrivania come si trattiene un'ancora di salvezza, sotto le dita scricchiolavano le varie scartoffie lasciate da Piton sul mobile.
Harry abbassò frustato lo sguardo per qualche secondo notando tra le varie pergamene una lettera come tante, il quale destinatario era... James Potter!
Per un attimo il pensiero della morte tornò lontano, come se si rimpicciolisse nella mente del ragazzo, prese fra le mani la pergamena sciupata e l'aprì.
Si accorse che erano due lettere e lesse la prima.

Potter, non c'è tempo per spiegare, il Signore Oscuro vuole uccidere il figlio di Lily, dovete immediatamente scappare da Godric's Hollow.

Severus Piton

La lettera aveva gran parte dell'inchiostro sbavato, era stata scritta frettolosamente e le parole che riportava erano l'ennesima prova dell'amore che Piton provava per sua madre.
Ancora scosso da tutto quello che in così poco tempo gli era stato rilevato dal pensatoio e dalle parole di Piton, Harry lesse il secondo foglio di pergamena tenendolo a stento fra le mani che tremavano prepotenti.

Non so perché mi obbligo a scrivere questo Potter, non potrai leggerlo. Non saprai mai che l'uomo che per anni hai umiliato, che per anni hai beffeggiato col nomignolo di "mocciosus" è la causa di tutto questo; della tua morte e di quella di...Lily.

Sopra al nome della madre Harry notò un'alone assai vecchio, come i residui di una lacrima caduta che erano diventati tutt'uno con quel nome inciso sulla carta.

Sì Potter, adesso sì che hai un buon motivo per disprezzarmi. C'è l'ho anch'io.
Ma non credere, non pensare nemmeno per un secondo che io volessi ciò.
Entrambi sapevamo l'amore che uno e l'altro provavamo per quella bambina dai lineamenti morbidi e i lunghi capelli rossi.
Ma non l'ascoltai quel giorno, quel giorno in cui tentava di distogliermi dalle folli idee di un adolescente assetato di potere.
I mangiamorte mi ospitarono tra loro, ero esaltato, ansioso di scoprire quel mondo a me ancora ignoto.
Lily rimaneva comunque l'allegra ragazzina dal viso lentiginoso con cui ogni pomeriggio passeggiavo sulla riva del lago.
Credo che fin da subito il Signore Oscuro abbia avuto un occhio di riguardo nei miei confronti, ma ciò che davvero mi ha reso suo grande alleato è stata la vostra morte.
Non giudicare, ti prego, sarà il rimorso più grande che mi appesantirà per sempre l'anima.
Ricordi bene il giorno del G.U.F.O, vero? Ne sono certo. Posso immaginare quanto il tuo ego si sia gonfiato quel giorno. Ti divertivi ad usare i miei incantesimi contro il loro creatore. Da quel giorno tutto con Lily andò in frantumi, due parole, due semplici parole che me l'hanno fatta perdere per sempre.
Quando quell'ultimo spiraglio di infantilitá e dolcezza scomparve dalla mia vita mi convinsi che il mio obbiettivo e la mia unica ragione di esistenza era quella di diventare uno dei più fedeli seguaci del Signore Oscuro.
Non era affatto facile, mi impegnai a fondo senza grandi riusultati, ma restai uno dei tanti.
Un giorno l'occasione che sembravo aspettare da tutta una vita non tardò ad arrivare.

"Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive"

Che parole invitanti mi sembrarono la prima volta che le udii, non capendo che erano puro veleno.
Mi sentii orgoglioso quando mi diressi da Voldemort per riferirgliele io stesso e ricordo bene la sua voce acuta congratularsi con me per poi smaterializzarsi chissà in quale luogo.
Troppo tardi mi venne svelato il vero significato di quella profezia dall'uomo di cui mai mi sarei aspettato un tale gesto, Albus Silente.
Quando seppi che il bambino a cui si riferiva la profezia era il figlio di Lily, una parte di me insieme a una parte dei miei ideali mi crollò addosso.
Cercai aiuto in chi potevo, supplicai il Signore Oscuro di non fare alcun male a Lily, mi diede la sua parola che non le avrebbe tolto un capello; mi inginocchiai ai piedi di Silente perché vi proteggesse tutti, ma erano solo illusioni.
Quella stessa sera a Godric's Hollow sorpassai il tuo cadavere James, rivolto sul pavimento mentre guardava il soffitto con degli spenti occhi vitrei.
Sentivo le gambe cedere ad ogni gradino mentre mi avvicinavo alla stanza da cui veniva un pianto straziante.
Mi affacciai alla soglia della porta e lì il mio incubo cominciò. Sicuramente qualcuno mi stava accoltellando al petto perché mai avevo sentito un dolore così acuto, qualcuno si stava divertendo a schiacciare la lama di un pugnale sempre più in profondità nella mia carne. Come previsto le gambe non mi ressero più, dovetti strisciare fino al suo corpo, il corpo della ragazza, ora donna, che non ero stato in grado di proteggere da colui che durante la mia vita avevo tanto stimato.
La strinsi più forte che potevo a me, anche se le braccia non sembravano avere più forza, e restai ore a piangere l'amore della mia vita con quel fastidioso pianto ad assillarmi le orecchie.
Potter, lo sai e lo hai sempre saputo, ma mai ti avevo detto ciò che sto per scriverti in modo così esplicito: Io amo Lily Evans e nessuno al mondo la ama quanto me, nessuno.
Quella notte non potei fare altro che abbandonarla su quel pavimento gelido, ma almeno dovetti salvare suo figlio, quel bambino che prima o poi devo avere il coraggio di chiamare "vostro" figlio. Nel momento in cui lo presi in braccio smise di piangere anche se sembrava terrorizzato da me. E immergendomi negli occhi verdi di quella creaturina provai odio e amore nello stesso momento. Credimi Potter, quel neonato lo disprezzavo tanto quanto disprezzassi te e lo amavo tanto quanto era il mio amore nei confronti di Lily.
Harry Potter, "vostro figlio", è sano e salvo, già iscritto alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts dal giorno in cui è nato.
E infine Potter, devi concedermi questo pensiero di egoismo, perché dal giorno della tua morte, tu sei l'unico in grado di stare accanto a Lily per sempre. Ma sappi che, nonostante tutto, lei è e sarà per sempre un amore che appartiene ad entrambi.
Sempre.

Severus Piton

Harry non battè ciglio finché gli occhi, conosciuti come quelli di Lily Evans, non si bloccarono sulla firma scarabocchiata alla destra della base del foglio. Il ragazzo non aveva mai visto Severus Piton, il più severo e odioso insegnante di Hogwarts, sotto una luce così diversa. Lo sguardo indugiò pochi secondi sul ritratto dormiente di Albus Silente, la vista gli si appannò, ma prolungare questa agonia sarebbe stato inutile. Si alzò senza indugiare, ripose al sicuro le lettere nel cassetto della scrivania e uscì dell'ufficio di Piton.
Era pronto a consegnarsi al Signore Oscuro, era pronto a morire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2017 ⏰

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W.G.  MiriamDomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora