"Sono un fantasma."

26 2 0
                                    

Sono in un ambulatorio in fin di vita e piena di ferite.Ci vedo sbiadito,forse a causa del troppo sangue perduto.Mi sforzo tanto per cercare di pensare a cosa mi fosse accaduto,ma una voce mi distrae.Non so di chi sia,ma mi era familiare...Era la voce della mia migliore amica,così con le poche forze rimaste faccio per girarmi ma lei non è lì,che strano...Devo aver perso molto sangue...Non faccio in tempo a chiedere spiegazioni di tutto che vedo i miei genitori e un dottore che,preoccupato,annuncia ai miei la mia morte.Ma...che strano,io sono VIVA.Tento di alzarmi e avvisarli ma loro non si accorgono di me.Frustrato per il loro atteggiamento riesco ad alzarmi e vado vicino a loro,lasciando una scia di sangue per terra.Ma loro sembrano non stare coi piedi per terra,mi trattano come fossi INVISIBILE e oltretutto piangono disperati vicino al lettino dell'ambulatorio...Ma io non ero lì.Urlo il nome della mia migliore amica,Kate..Ricordo che la sera prima ero da lei e mi sono addormentata abbracciandola ma non mi affiorano altri ricordi,sono troppo confusa.Stranamente sento la sua voce chiamarmi ma non riesco a vederla.Ormai esausta mi sdraio e provo a dormire per sognarla e ricevere informazioni tramite un sogno;da quando mi sono svegliata in ambulatorio fino ad adesso il mio primo pensiero é stato lei.Chiudo gli occhi e intravedo i suoi capelli e occhi castani,le sue lentiggini,la sua bocca a paperella che faceva per farmi addolcire,i suoi piedi e la statura da nano da giardino che la caratterizzano e il suo sguardo solare e pensieroso.Per un attimo mi calmo,poi però le chiedo se...
*DRIN DRIN* SVEGLIATI, É TARDIII!!!!!
Mi alzo e vedo mia madre che spalanca frettolosa le finestre...Le chiedo se riuscisse a vedermi ed ascoltarmi ma ciò che ottengo é una risata in faccia da parte sua...Realizzo che era solo un incubo...
Mi precipito in bagno e nonostante il ritardo chiamo Kate,per assicurarmi che sia tutto okay.Lei sembra non capire niente e mi dice che ci saremmo incontrate fuori scuola...
LA SCUOLAA!!Metto la prima cosa che capita e stranamente lascio stare le distrazioni come smalto e trucco e metto i capelli come capita.Corro al cancello di scuola e come tutte le mattina la abbraccio,ma oggi era diverso.Oggi le ho pianto addosso e non ne volevo sapere di staccarmi da lei.Suona la campanella e devo lasciarla andare per forza,siccome siamo in due sezioni diverse.Entro in classe ed é la solita routine..come sempre,ma oggi era diverso..Sono successe le stesse identiche cose del giorno prima che mi svegliassi in ambulatorio.Lo dico alla mia compagna di banco,ma non sembra fregarsene,anche questo come sempre.Anche gli altri sembrano non capire,tutto ciò é straziante.

La presceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora