Le sue unghie si conficcarono la pelle, lasciandomi delle macchie violacee sparse per il collo.
Perché era così assatanata?
Era strana.
Sembrava che si stesse sfogando.
Le baciai la clavicola e le sfiorai la colonna vertebrata, evidente.
La guardai e lei guardò me; vidi i suoi occhi farsi lucidi dalle lacrime che avrebbe voluto esternare, ma non lo fece.
Non voleva darmi la soddisfazione di vederla essere debole.
Non lo sapeva che per me non era una soddisfazione, anzi.
E non sapeva neanche che lo avevo capito che fosse la persona più debole del mondo.
Le sorrisi lievemente dandole dei baci sulla fronte e lei si voltò dall'altro lato, dandomi le spalle. La sentii piangere silenziosamente e mi sporsi verso di lei. Con il pollice le accarezzai le guance, baciandole quelle lacrime di troppo.
:—È tutto sbagliato.
Mi sussurrò non voltandosi verso di me. Annuii, allontanandomi da lei e cercando i miei pantaloni.
:—Ciao Emma.Le avevo sussurrato l'ultima volta. L'ultima volta che ci eravamo visti, che ci eravamo vissuti.
E io ancora mi rivedo a baciarle la clavicola.
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Per poi perderci tra i mondi.
RandomUna breve One Shot su Emma Marrone e Mattia Briga, dal punto di vista del secondo.