Delle volte, il suo lavoro lo faceva veramente impazzire. Gli sembrava di giocare una snervante e infinta partita a scacchi con la fortuna o il destino o con chi cavolo stesse tramando contro di lui. Jude, a volte, voleva solo urlare dalla frustrazione. Non faceva in tempo a risolvere un problema che subito ne sorgevano altri, una specie di idra dalla rigenerazione infinta che non faceva altro che moltiplicarsi e moltiplicarsi. A volte voleva solo fuggire, lasciare tutto e scappare lontano.
Eppure, ormai, avrebbe dovuto esserci abituato: lottare nella vita privata e al lavoro per ottenere qualcosa, che fosse l'amore del genitore o un cliente prezioso per la compagnia. A volte, in quelle sere in cui tornava a casa con i nervi a pezzi e un mal di testa allucinante, voleva solo raggomitolarsi sotto le coperte e dormire, dormire per giorni e giorni. Invece, un incubo lo svegliava e lo costringeva a trascinarsi fuori dal letto, a guardarsi allo specchio e a trattenere le lacrime, perché un altro giorno stava per iniziare e per un altro giorno si sarebbe illuso di lottare per guadagnarsi qualcosa. Da quando era arrivato a Los Angeles, però, qualcosa era cambiato.
No, non era cambiato nulla per quanto riguardava il lavoro, sempre la solita follia, la solita missione giornaliera che aveva come obiettivo il sistemare i problemi che creava l'universo per metterlo alla prova. Il più delle volte, si risvegliava con lo stesso martellante mal di testa che aveva la sera precedente. Quello che era cambiato, era il suo stato d'animo. Ora si svegliava e poteva dire di essere felice per la prima volta nella sua vita. Ora si svegliava e si trovava spesso nudo, sotto le coperte, abbracciato a quell'uomo che lo aveva fatto innamorare tanto tempo fa. Ora, quando si svegliava la mattina, la cosa che lo trascinava fuori dal letto, lontano dalle braccia del suo amato, era l'obiettivo di raggiungere la fine della giornata, perché sapeva che quelle braccia sarebbero state lì ad accoglierlo di nuovo, la sera. E fu con quel pensiero che, sebbene stanco e spossato, Jude si alzò dal letto, dirigendosi in bagno, per iniziare la sua routine mattutina.
In una ventina di minuti, il ragazzo era pronto, giacca e cravatta al suo posto, capelli pettinati all'indietro e con una tazza di caffè in mano, intento a leggere il giornale, in piedi, sul bancone della cucina. Notizie su Lionel e sulle sue azzardate dichiarazioni riguardo Sloane erano ancora sulle pagine del quotidiano. Già stressato al pensiero di dover sistemare quell'enorme casino, Jude si portò due dita agli occhi, sfregandoseli, come a voler grattar via il mal di testa che gli martellava il cervello da più di due giorni. Non si accorse dell'arrivo di Zero finché questo non lo salutò, appoggiato allo stipite della porta:
-Buongiorno...-
Il tono di voce, roco e basso, attirò l'attenzione del manager che alzò gli occhi, posandoli suo corpo marmoreo e niveo di uno Zero ancora mezzo addormentato e coperto solo da un paio di boxer.
Jude non poté non sorridere di fronte a quella visione.
-Buongiorno!- rispose con un sorriso.-Ti sei svegliato presto questa mattina...- notò il biondo, avanzando verso il suo amante.
-Ho un meeting tra una mezz'ora e devo essere assolutamente presente...- rispose Jude guardando l'orologio -Anzi...credo proprio di dover andare o farò tardi!-
Jude si avvicinò a Zero per scambiare un bacio fugace, ma fu colpito da un'improvvisa vertigine che gli fece perdere l'equilibrio. Sarebbe caduto sicuramente se non ci fosse stato il petto tonico del biondo a sostenerlo, mentre le braccia lo circondavano in un abbraccio protettivo.
-Ehi! Che succede?- fu la domanda allarmata del biondo, mentre aiutava Jude a rimettersi in piedi.
Il moro scosse il capo, stordito, le gambe di nuove solide sotto di lui e il mal di testa sempre più penetrante.
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I'll Catch You When You Fall
FanfictionOne Shot dedicata alla coppia SLASH Canon del telefilm 'Hit the floor', gli Zude. Ambientata dopo la 3x7/3x8 solo per un minimo riferimento agli episodi. Jude è stanco e spossato, ma, come sempre, la sua indole stacanovista lo spinge ad andare oltre...