Capitolo 3.

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Oggi è il mio primo giorno di scuola mi sono svegliata prima per essere sicura di aver organizzato tutto.

- Gaia vieni a fare colazione e mentre scendi chiama pure a Sara -

- Ok -

Per colazione c'era cornetto caldo e cappuccino che mi sono divorata. Per arrivare a scuola impiego 5 minuti e visto che me ne avanzavano ancora 20 chiamai Rosa che non sentivo da parecchio .

- Pronto -

- Chi sono ? -

- Ciao Gaia! Che bello risentirti ! Come stai? -

- Bene e male -

- Perché ? -

- Male credo sia ovvio, non vi rivedrò, bene perché ho una villa niente male due piani enormi due piscine -

- WOW- dice con una voce che esulta dalla gioia - Ti è piaciuto il regalo?-

- Si, già l'ho utilizzato, ora sta nel casseto della scrivania -

- Ok, ora mi avvio verso scuola -

- Salutami tutti, un bacio -

- Anche a te -

Finita la telefonata indosso il cappotto, metto lo zaino su una spalla e saluto la mia famiglia

- Io vado a scuola -

- Ok tesoro -

Uscita di casa mi incammino verso scuola. Quando all'improvviso un ragazzo cade su di me

- Scusami - dice prendendomi la mano da gentiluomo

- Non ti preoccupare, non è successo niente di che -

- Come ti chiami? -

- Gaia -

- Che bel nome, io sono Manuel -

- Io ora dovrei andare a scuola -

Mentre cammino penso a quel Manuel e di quanto era bello, muscoloso, come gli stava bene la divisa da football e quel ciuffo biondo che mi fece letteralmente perdere la testa.

Arrivata a scuola vado in segreteria per l'iscrizione, c'è una fila infinita, ma io vorrei fare in fretta per non entrare in ritardo al mio primo giorno di scuola. Al mio turno mancano 4 minuti al suono della campanella. Completo i moduli con le solite domande : nome, cognome, data di nascita ecc. e riesco giusto in tempo ad entrare in classe dove in seconda fila c'era Manuel, riconoscerei tra mille quel ciuffo.

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