I mesi passarono e fumare diventò una cosa normale, tutti i giorni almeno una canna e alle feste si faceva la colletta per prendere gli etti; una mattina un mio amico mi chiese:«hai da fumare?» io gli risposi:«si perché?» senza aspettare un attimo lui disse:«mi serve questo pomeriggio, quindi quanto mi dai per 10 euro?» io dopo aver staccato un pezzo di fumo glielo fatto vedere lui mi diede quei 10 euro ei io gli diedi il fumo; in quel momento mi accorsi che vendere era un'attività redditizia. Quello fu il mio primo spaccio se solo avessi saputo cosa ciò avrebbe portato avrei evitato di vendere quel decino.
Con il tempo cominciai ad avere contatti e a fare soldi troppi soldi per un quattordicenne ogni sabato sera prendevo 50 euro minimo e dopo due anni il giorno del mio quindicesimo compleanno avevo da parte ben 850 euro e decisi di spenderli tutti in una volta sola; quella sera fu devastante l'alcol a fiumi e tanta troppa erba, anche ora se ci penso vedo tutto a scatti.
Restò il fatto che non mi fermai dal vendere, le quantità e i clienti aumentavano a vista d'occhio prima gli etti e poi i chili, avevo sempre i poliziotti alle costole ma io ero troppo furbo per andare in carcere.
In pochi mesi tutti gli spacciatori della zona dipendevano da me e franco.
Un giorno una persona mai vista mi fermo e disse di voler parlare con me; era una guardia che però mi stava offrendo un affare vendere 25 chili di erba per poi fare a metà con i soldi, io non mi fidai e gli dissi:«io non spaccio» in quel momento lui si accese una canna e mi diede una busta di erba dicendomi:«questo è per te, sarò pure uno sbirro ma non sono un infame» se ne andò dicendo che avevo due giorni per decidere e che sarebbe stato lui a trovarmi.