Erano le 16.00
Come sempre sto seduta insieme a Paul, il mio migliore amico,sul tetto di casa sua. Sono, come al solito,scappata dalla casa di mio padre piangendo.
Quelle poche volte che sono da lui, è un inferno. Mi picchia in continuazione, anche per le cagate più assurde, inoltre non dimentico che in passato picchiava anche mia madre, quando io avevo appena 6 anni. Lo odio da morire, non vedo l'ora che questo weekend finisca, così posso tornare da mia madre.
Singhiozzando mi sfogo col mio migliore amico. In genere non mostro molto i miei sentimenti, solo con lui posso essere me stessa, è l'unico che mi capisce e accetta il mio carattere impossibile. Forse, l'unico vero amico che ho mai avuto in tutta la mia vita.ci conosciamo da quando i miei hanno divorziato.
Io:È tutto una merda quando sono da mio padre, non ce la faccio più.
P:Stai tranquilla tesoro, tutto questo passerà, ci sono io ora.
Sprofondo nelle sue braccia.
Io:Con te mi sento al sicuro,grazie di esserci sempre.
*mi abbraccia fortissimo*
P: Ei ti racconto una cosa che forse puó farti piacere
Io: racconta
P: Ho sentito dire che tra poco arriverà un ragazzo in paese, molti ne parlano male, ma ho messaggiato con lui un po' di tempo fa, e devo dire che mi sta simpatico.
Io: ti sembra un tipo spericolato?
P:devo ammettere di si.
Io:ottimo allora.
Dissi accendendomi una sigaretta.
P: già.. Andiamo a prendere un gelato?
Io: vabene. Il gelato risolve sempre tutto hahah.
Scendiamo dal tetto e ci incamminiamo verso la mia adorata gelateria.
Saluto Dory, la gelataia che conosco sin da bambina e io e Paul ci incamminiamo per le strade di Dhittembirg. Quando odio e amo allo stesso tempo questa città. Lungo il tragitto le lacrime sono scomparse, e io e Paul ci divertiamo a sporcarci di gelato. Quanto sono fortunata ad avere un amico come lui.
Ridendo come pazzi arriviamo in un luogo deserto, che personalmente amo. Ci togliamo i vestiti restando in intimo(ora non pensate male, siamo solo migliori amici ahah) e ci tuffiamo in quel lago immenso. Per un attimo riprovo il piacere della felicità.
Nuotiamo e ci divertiamo, ci tuffiamo ci schizziamo, ridiamo fino a piangere. Ormai si sono fatte le 7.30, e vedo il sole tramontare. A casa da mio padre non penso proprio di voler tornare, quindi, visto che oggi è Venerdì decido di rilassarmi e stare senza pensieri.
Io e Paul ci prendiamo un panino e lo mangiamo allegramente nel prato. Osservando il magnifico tramonto.
Passeggiamo per le strade fino a mezzanotte, dopo di ché penso sia meglio tornare a casa, anche se ho paura, molta paura.
Tremante apro la porta..