*Scusate per l'assenza*
Ero appena tornata in quel squallido hotel, dopo una giornata di lavoro, e, soprattutto, dopo quel battibecco con quel deficiente del mio capo.
Mi spoglio e mi dirigo verso quella specie di bagno, quando all'improvviso mi suona il cellulare.
-Stai attenta, questo è solo l'inizio
D.
Sempre quel numero sconosciuto, lo stesso di stamattina. D?
Chi è D?E subito di seguito un altro
-Tutti ti vogliono, ma solo io ti avrò.
D.
Okay, ora inizia a farmi paura.
Dopo Joel non ho più avuto relazioni sentimentali, dopo la fine di quella relazione non sono stata più in grado di amare come prima.
Solo un biglietto mi lasciò quel bastardo. Solo un fottuto biglietto.
Mi dispiace, Kristen, ma non ti amo più. Spero che tu possa perdonarmi un giorno.
-J.
Mi infilo direttamente nella doccia, e appena esco il mio telefono mi segnala una notifica.
-Questa sera sei libera, se vuoi ti passo a prendere. Avrai l'occasione per farti perdonare per oggi.
R. Pattinson
Il signor Pattinson? Per farmi perdonare? Cosa?
-Semmai è il contrario.
Kristen.
-Non credo proprio. Comunque mi puoi rispondere all'invito?
R. Pattinson
-Si, accetto, di certo non per farmi perdonare ;)
Kristen.
-Alle otto in punto ti vengo a prendere. Dimmi l'indirizzo.
R. Pattinson
- 13 Main Street 6326. Vicino allo Starbucks.
Kristen.
Mi vesto semplicemente con un paio di pantaloni neri, una semplice camicetta bianca e un paio di scarpe per stare comoda. Sono le sette e cinquanta ed esco velocemente da quel squallido hotel.
Lo vedo lì. In smoking nero, appoggiato a Mercedes sportiva.
"Sei pronta per farti perdonare?"
"Semmai lei signor Pattinson."
"Come vuoi te, anzi vedila come vuoi Kri"
"Kristen, Kri è per gli amici, e lei non è un mio amico."
"Sarà una lunga serata mia cara"
Dopo quella affermazione, anche se leggermente banale, sto zitta.
"Ah, ora non dici più nulla? Il gatto ti ha mangiato la lingua mia cara?"
Il broncio si impossessa del mio viso.
Dopo circa venti minuti da quando eravamo partiti, arriviamo in un piccolo ristorante italiano, aiuole di fiori rossi all'entrata e un piccolo menù con caratteri eleganti descriviva i piatti tipici.
"Ho prenotato a nome Pattinson"
"Certo signor Pattinson, prego per di qua"
Ci dirigiamo verso un piccolo separé, in un tavolino di ferro battuto, e una candela accesa e una rosa rossa.
Lui mi sposta la sedia per farmi sedere. Buzzurro in ufficio, gentiluomo alla sera."Ti piace?"
"Discreto..." non volevo dargli nessuna soddisfazione.
"Certi certo"
Prendo il menù e guardo cosa potrei ordinare. Vengo catturata da questo piatto 'lasagne' lo mangiavo sempre siccome lo preparava sempre quando ero più piccina mia nonna.
"Cosa vuoi ordinare?"
"Lasagne"
"Ottima scelta, e di vino?"
"Non ne sono esperta, faccia pure lei"
"Non potresti darmi del tu? Non siamo in ufficio"
"Come vuole lei, scusami.. Come vuoi tu"
"Meglio"
"Avete deciso cosa ordinare signori?" il cameriere mi distrae dai suoi bellissimi occhi verdi.
"Due lasagne per favore e due controfiletti al sangue"
"Perfetto, e di vino?"
"Un montepulciano può andare benissimo, grazie"
"Grazie a lei"
"Uhm, lasagne?"
"Si perché no?"
Scusate per l'assenza
Spero vi piaccia
Xoxo
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Golden Hearts
Romance"Signorina Stewart? Prego, si accomodi" La vita della ventiduenne Kristen Stewart non è mai andata peggio, senza un lavoro fisso, tante bollette da pagare e un affitto non pagato, Kristen si ritrova nell' ufficio dell'uomo più potente di New York, i...