Ti ho incontrato,purtroppo

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Ed è lì che ti vidi,piccola con le tue zampe lunghe e barcollanti,vicino alla tua mamma nera come la pece.
Mi guardasti...e lì realizzai che tra di noi c'era qualcosa...che non avevo mai provato,con nessun esser umano e nessun cavallo.
Schioccai le dita,e tu curiosa,come se quel suono fosse una magia ti avvicinasti.Ti toccai il muso che pareva velluto,e tu incominciasti a leccarmi,lasciandoti accarezzare dolcemente,poi incominciasti a sgroppare e a rendere un inferno la nuova vita delle tua cara mamma,esausta per quell'atto meraviglioso.
Si vedeva,ti gridavi W la vita.
Ogni volta che qualcuno ti notava e diceva che eri bellissima mi ingelosivo,perché tu non eri mia ma lo eri,e tu lo sapevi benissimo
Quando crescesti,diventasti una cavalla magnifica con il tuo manto lucente...galoppavamo nel grande paddok,e poi al caldo sole del tramonto,ci sdraiavamo e ci raccontavamo storie magiche.
Un giorno però tutto ha una fine,infatti ti vendettero.Ci salutammo,anche tu piangevi,ci abbracciammo e ci dissimo addio.Io lottai per te,ma invano.Tu lottasti per me,ma invano.
Vedevo il rimorchio allontanarsi e di conseguenza la mia vita si allontanava.
Tu non sei mia,ma lo sei

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