Il secondo posto non mi interessava. Non era per me, nè lo sarebbe mai stato. Non era la mentalità di chi voleva giocare con i professionisti. E considerando la mia filosofia di vita, le cose stavano andando uno schifo. Ancora pochi secondi e il mio migliore amico avrebbe ottenuto il numero della tizia che lavorava al bancone del Taco Bell, e sarebbe tornato in vantaggio.
Quella che era iniziata come una semplice scommessa, si era trasformata in una partita che andava avanti da tutta la sera. All'inizio, Chris mi aveva sfidato a prendere il numero della ragazza in fila al botteghino del cinema. Poi avevo scommesso che non avrebbe ottenuto quello della tipa ai tunnel di battuta. Più successo avevamo, più la partita si faceva intensa. Peccato che Chris, con quel sorrisetto, fosse capace di sciogliere i cuori di tutte le ragazze, incluse quelle fidanzate.
Quanto odiavo perdere!
La tizia del Taco Bell arrossì all'occhiolino di Chris. Ma per favore! Avevo scelto lei perché, quando avevamo ordinato, ci aveva definito "Campagnoli sfigati".
Chris appoggiò le braccia al bancone, avvicinandosi a lei, mentre me ne restava seduto al tavolo osservando l'ultimo atto della tragedia in corso.
Perché lei non poteva avere un'illuminazione proprio ora? O dimostrare un pò di dignità e dire a Chris di andare a farsi fottere?
Ogni muscolo del mio collo si tese quando la tipa ridacchiò, scrisse qualcosa sul pezzo di carta e glielo porse. Dannazione. Gli altri scoppiarono a ridere e ulularono, e qualcuno mi rifilò una pacca sulla spalla.Quella sera le ragazze o i numeri di telefono non erano il nostro obiettivo. Volevamo solo goderci l'ultimo venerdì prima che ricominciasse la scuola. Avevo provato tutto: la sensazione di libertà del vento caldo d'estate nella jeep con il tettuccio abbassato, la pace delle strade buie di campagna verso l'autostrada, l'emozionante bagliore delle luci della città durante i trenta minuti di viaggio per Louisville e, infine, un taco super gustoso e unto da far schifo a mezzanotte.
Chris sollevò il numero di telefono come un arbitro che alzava il guantone del pugile vittorioso. << Sono avanti io Ryan.>>
<<Fatti sotto.>> Non mi sarei lasciato battere, arrivati a quel punto. Lui sprofondò sulla sedia, lasciò il foglietto sulla pila di numeri collezionati stasera, e si sistemò il berretto da baseball della Bullitt County High sui capelli castani. <<Vediamo. A queste cose bisogna pensare per bene. La ragazza va scelta con attenzione. Abbastanza attraente da non innamorarsi di te. Non un cesso, altrimenti sarà tutta un fremito solo perchè qualcuno le ha lanciato un osso.>>
Lo imitai e mi rilassai sulla sedia, distesi le gambe e incrociai le braccia al petto. <<Fai con comodo. Ho tutta la vita.>>
Invece non era così. Alla fine di quel week-end le cose sarebbero cambiate per me e Chris. Da lunedì saremmo stati studenti del ultimo anno, e avremmo cominciato l'ultimo campionato autunnale di baseball. Mi restavano solo quattro mesi per far colpo sui talent scout del baseball professionistico, o il sogno per cui avevo lavorato per tutta la vita sarebbe andato in fumo.
Un calcio la piedi mi riportò al presente.
<<Piantala con quella cavolo di faccia seria>> sussurrò Logan. L'unico studente del terso anno seduto al tavolo, nonchè miglior ricevitore dello Stato, fece un cenno verso il resto del gruppo. Conosceva le espressioni del mio viso meglio di chiunque altro. E ne aveva ben motivo, visto che giocavamo insieme d quando eravamo piccoli. Lanciatore io, ricevitore lui.
Per farlo contento, risi a una battuta di Chris di cui non avevo neanche sentito la parte finale.
<<Fra un po' chiudiamo.>> La tizia del Taco Bell stava pulendo il tavolo vicino al nostro, e rivolse un sorriso a Chris.
<<Quella potrei anche chiamarla>> disse Chris. Inarcai un sopracciglio. Chris adorava la sua ragazza. <<No che non lo farai.>>
<<Lo farei se non fosse per Lacy.>> Ma Lacy c'era e lui ne era innamorato, quindi non serviva continuare quel discorso,
<<Ho ancora una possibilità.>> Finsi di guardare verso l'ingresso viola decorato in stile texano/americano. <<Quale scegli?>>
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SCOMMESSA D'AMORE- Quando in gioco c'è il cuore
Teen FictionRyan avvicinò le labbra al mio orecchio. 《Balla con me, Beth.》《No》sussurrai. Lo odiavo e odiavo anche me stessa, perché volevo che mi toccasse di nuovo. 《Ti piace vedere che mi rendo ridicola?》 Mi appoggiò l'altra mano sulla parte della schiena e fe...