Prateria Dorata (Liu)

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Bene, oggi ho deciso, invece di occuparmi di Jeff, di guardare cosa fa Josh.
Vado di sotto, è presto per fare colazione, ma io voglio soltanto vedere Josh. Lo trovo che sta pulendo la cucina, è meraviglioso, un Angelo. Ha una camicia nera a strisce con il colletto bianco, una cravatta blu che si sposa benissimo con i suoi capelli biondo oro, dei jeans skinny grigi strappati e delle All stars rosse ai piedi. È splendido.
Mi siedo su una sedia e lo osservo. È di schiena e sta pulendo il tavolo, per arrivare in fondo si china, adesso è a 90°, cosa darei per farmelo qui, in questo preciso momento. Ha il culo piccolo e sodo, gambe slanciate, come il resto del suo fisico, ma è comunque più basso di me di qualche centimetro.
Si volta e sussulta quando mi vede.

- Mi... mi hai spaventato... -

- Buongiorno Josh, e scusami, non volevo. - È arrostito, e ha sviato lo sguardo altrove, lo imbarazzo... o è soltanto intimidito? Ma se fosse così non sarebbe arrostito.
Mi lecco le labbra, mi alzo e mi avvicino. Tutto molto lentamente, mentre lui, altrettanto lentamente, indietreggia fino a sbattere contro il tavolo. Arrivo a pochi centimetri da lui. Poggio le mani sul tavolo circondandolo con le braccia, in modo che non possa scappare. Lo vedo deglutire e involontariamente mi apro in un ghigno malizioso.

- S-signor L-Liu... - Gli metto un dito sulle labbra per farlo smettere di parlare, e lo guardo negli occhi. In quei magnifici pozzi verde prato, dove io, vedo una bellissima e vastissima prateria. Da così vicino, nei suoi occhi, vedo anche delle pagliuzze dorate, e nella prateria, si aggiungono tantissimi e meravigliosi fiori dorati.
Questi occhi sono i più belli che abbia mai visto. Più belli di quelli di Jeff, più belli di quelli di chiunque altro.
Con il dito disegno il contorno delle sue sottili labbra rosee.
Gli prendo il mento tra l'indice e il pollice, e chiudo lentamente gli occhi, mentre premo le mie labbra sulle sue, il un meraviglioso, lento e dolce bacio.
Il mio cuore fa un balzo quando lo sento ricambiare, invece di opporre resistenza, invece il mio cervello mi dice che lo fa solo perché ha paura.
Non approfondisco il bacio, ma mi stacco, senza però lasciarlo,e lo guardo ancora una volta negli occhi. Luccicano, ma non come se stesse per piangere, quel luccichio... è eccitazione.
Il mio cuore fa un altro balzo, quando mi rendo conto che non si è staccato perché aveva paura di me... ma non si è staccato perché gli è piaciuto.
Sorrido, lo lascio e torno in camera ad aspettare l'ora della colazione.
Il piccolo e dolce angioletto è già caduto nella trappola del grande e cattivo diavolo, e non vede l'ora di divorarlo.
Sento bussare, chi mai può essere tanto rompi coglioni da interrompermi a quest'ora, mentre penso al mio angioletto?
Apro e mi trovo davanti quello scassa palle di Dylan. Che cazzo vuole?

- Dylan, posso fare qualcosa per te? - Sorrido.

- Si, in effetti si. Che ne dici di... finire in fin di vita? - Che?! Ma fa sul serio? Che cazzo vuole questo?! - Per avere osato mettere le tue manaccie su Jeff. - Dannato Jeff, glielo ha detto! Sentiva i sensi di colpa il fratellino. Perché ovviamente è normale non sentire assolutamente niente, se non eccitazione, se uccidi una persona innocente o un bambino, e sentire i sensi di colpa se tradisci il fidanzatino. ....... Ho fatto la rima, mi sento un deficiente adesso. O magari a Joshua piacciono le rime... devo scoprirlo. Ma non adesso, non è il momento migliore.

- Bé insomma... che cazzo vuoi? - Entra nella mia stanza senza che gli abbia dato il permesso, cosa che mi fa davvero arrabbiare.

- Sai come ho ucciso Clown sbiancato? - Mi domanda con un tono di voce misto tra calma, rabbia e minaccia.

- No, non lo so. -

- Prima gli ho colpito i denti con un martello, facendoglieli saltare tutti. Con un coltellino svizzero gli ho strappato gli artigli dalle dita. Gli ho conficcato un chiodo al posto di ogni unghia. - Questa storia comincia a farmi paura. Mai avrei immaginato che uno come lui, potesse essere tanto crudele. - Con una chiave inglese, gli ho rotto entrambe le ginocchia colpendolo ripetutamente. Con uno dei miei pugnali, gli ho tagliato, una alla volta, entrambe le palle, successivamente gli ho tagliato il cazzo. - Mi costringo a deglutire. D'accordo, adesso ho veramente paura. - Con un cavatappi, gli ho dilaniato un occhio e poi gliel'ho strappato. Gli ho buttato del sale nel occhio buono. Con una katana, gli ho aperto la pancia fino alla cassa toracica, e gli ho tolto l'intestino. Gli ho preso i reni e li ho dati a Jack. - Deglutisco a fatica - Infine... gli ho cucito l'occhio sinistro, la bocca, e le narici. Impedendogli di respirare. - Questo ragazzo mi fa paura, lo ammetto. Sarà meglio non farlo arrabbiare. Non voglio certo fare la fine di LJ. - Il punto è, caro Liu, se tocchi di nuovo Jeff saprai che posso essere davvero crudele. - Se ne va lasciandomi basito. Giuro... non lo farò mai arrabbiare.
Scendo per fare colazione. Senza guardare Dylan in faccia, mi metto accanto a Jeff. Josh ci sta servendo. Vorrei che servisse solo me. Quando mi serve, dato che sono l'ultimo, lo prendo per i fianchi cogliendolo di sorpresa, e lo metto sulle mie ginocchia.

- Mangia con noia, Joshua. -

- M-ma io...-

- Avanti, non dai fastidio a nessuno. -

- A noi si. - Guardo male sia Nina che Jane zittendole, e Slander da il permesso a Joshua di mangiare con noi.
Dato che è sulle mie gambe, posso sentire quanto sia leggero per o suoi 19 anni. Peserà una cinquantina di chili credo, cinquantacinque massimo. È bellissimo e posso sentire il suo bel sedere sfiorare il mio membro che sta diventando duro. Ghigno all'idea che mi è venuta. Stringo di più Josh al mio petto e il mio membro alzato ora è sul suo sedere. Lo vedo sussultare quando se ne accorge. Cucciolo, mi fa tenerezza.
Non vedo l'ora di divorarlo. Voglio farlo mio. E speriamo che mi aiuti a dimenticare la vendetta su Jeff. Non voglio assolutamente fare la stessa fine di Jack.

Jeff e Liu (TKB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora