IL QUASI LITIGIO

84 1 3
                                    

Lo fisso a lungo, un tempo che a me sembra infinito, il groppo in gola peggiora e io dentro sto sempre peggio.
Sto per piangere.
Dopo quasi 13 anni di amicizia ci sarebbe stato il primo litigio, un litigio serio, che ancora deve cominciare, ma sono sicura che avverà, per quell'abbraccio.
"Cos'hai, Sole? Perché sei arrabbiata?" mi chiede avvicinando la sua mano verso il mio viso.
"Cos'ho? Davvero vuoi sapere che cos'ho?" mentre lo dico capisco che sto dicendo una cazzata, una cosa senza senso.
Perché anche lui non può avere una fidanzata? Perché io si e lui no?
"No, niente, me la sono presa per niente. Scusa" l'ultima parola é un sussurro, con lo sguardo inchiodato a terra, il cuore a pezzi e la parte di me che si lamenta per il mio essere concessiva.
"Tranquilla. Dopo scuola da me?" mi chiede accennando un sorriso.
"Certo" rispondo io cominciando a ridere.
Sento dei piedi che sbattono per terra. Sono quasi sicura che siano di Margo. E sono anche abbastanza convinta che avesse fatto la foto all'abbraccio per farmi ingelosire e per separarmi da Thomas.
Okay che é figo.
Okay che é simpatico
Okay tutto, ma é mio da all'incirca 13 anni. Io l'ho sopportato per tutto questo tempo. Io l'ho supportato. Io ho condiviso mille avventure con lui. Io l'ho amato da subito e me, da sempre, ha scelto.
Perciò che se ne faccia una ragione e si attacchi.
Lo abbraccio, lo stringo fortissimo per poterlo sentire mio, mio anche solo per un momento, ma mio per davvero. Mentre lo abbraccio sto per piangere, perché non puó essere solo mio, perché ognuno deve essere libero di amare.
"Amare significa distruggere, ed essere amati significa essere distrutti". É verissimo: io amo Thomas, e ogni cosa mi distrugge.

PROBLEMsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora