Prologo

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Ho sempre amato la notte. Fin da quando ero bambina, nelle serate di luna piena scendevo in giardino ad osservare le stelle. Il buio era il mio unico amico. Nessuno mi voleva, neanche i miei genitori. Per questo motivo ero rinchiusa lì. Raggruppai velocemente le mie cose e le infilai in uno zainetto rosa che avevo comprato con mia "madre" quando stavo ancora con lei. Brutti ricordi attraversarono la mia mente come fulmini in una tempesta. Con la manica della mia vestaglia asciugai la furtiva lacrima che scorreva lungo la mia guancia. La mia vista si fece appannata, aprii la finestra e saltai giù, mi aggrappai ad un albero e mi feci cadere sull'erba. Non badai al dolore dei graffi provocati dalla caduta ed iniziai a correre. una scarica di adrenalina attraversò il mio corpo. Un unico pensiero fece capolino nella mia testa, ero finalmente libera. Non badavo a dove stavo andando, semplicemente cercavo di allontanarmi il più possibile da quello che per anni era stato il mio peggior incubo. Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi del fascio di luce che illuminava il mio volto, girai lo sguardo, e l'ultima cosa che sentii furono le urla di alcuni ragazzi, poi il buio.



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