"C'era una volta un principe che cavalcava alla luce della luna, o forse era una principessa..."
La luna...
Sicuramente tutti hanno finito con il concentrarsi sull'umanità, ma era la silenziosa presenza del cielo, la solitaria sentinella della notte ad avere una storia da raccontare.
"Quel satellite era sempre stato un prezioso alleato del genere umano. La sua luce era un regalo caduto dal cielo. Prima del fuoco, degli attrezzi, del linguaggio, la luna rischiarava il buio del mondo e calmava la paura degli uomini. Le sue fasi avevano insegnato agli umani il concetto di tempo."
La regina della notte aveva visto il mondo sottostante per molto tempo, aveva ragionato sulla sua esistenza, la sua origine, il sul modo di funzionare. Il mondo però era in divenire, cambiava costantemente e ogni volta che pensava di aver trovato una risposta, una semplice componente meccanica saltava fuori dall'ingranaggio lasciando il posto ad un'altra.
Non si era però mai veramente accorta di una cosa nonostante ne fosse consapevole: anche lei mutava la sua forma nel tempo; un moto ciclico la differenziava dalla storia lineare."La luna è una compagna fedele. Non va mai via. È sempre in guardia, risoluta, ci conosce con il buio e con la luce, e come noi è in continua trasformazione. Ogni giorno è una versione diversa di sé stessa. A volte tenue e pallida, altre intensa e luminosa. La luna sa cosa significa essere umani. Insicuri. Soli. Butterati dalle imperfezioni."
Ma cosa l'aveva resa così simile agli uomini?
Ogni sera la luna lanciava uno sguardo profondo sul mondo e ricordava ogni cosa del suo passato. Per un istante riviveva l'alba dei tempi. Rimaneva, però, rinchiusa nel suo silenzio. Mostrava la sua tristezza, ma non ne parlava. Sapeva che nessuno se ne sarebbe accorto e che anche se qualcuno lo avesse fatto non sarebbe cambiato nulla, perché lei non contava per nessuno. La sua generosità, la sua luce interiore non veniva apprezzata. La gente stentava persino a vederla.
Ma come si suol dire, il simile si conosce con il simile e quindi un solitario venne quella insignificante notte di giugno improvvisamente attratto dalla solitudine di quella sfera celeste.
La luna si accorse immediatamente dei piccoli occhi insistenti che puntavano sulla sua superficie. Quando con un movimento impercettibile finì con il riflettere tutta la sua attenzione su quel unico particolare della natura circostante questi le sembrarono due minuscoli fari e tanto soli quanto potenti nella spaventosa oscurità.
Riconobbe, anche se con qualche difficoltà, un uccellino tremolante e questo vide lei come sua protettrice. Lo aveva illuminato dandogli la speranza di ritrovarsi in quella notte buia. Era quello che la luna faceva da sempre, dava speranza, dava coraggio e soprattutto aiuto, nonostante a lei mancasse tutto questo.
STAI LEGGENDO
Escape (Sfida Wattpad_AleDa_2)
Short StoryGuarda al di là del tuo mondo, oltre le apparenze scoprirai la vera bellezza. -COMPLETATA-