Capitolo I : Solitario

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LEGGERE LA DESCRIZIONE !!!
Alex continuava a emettere versi di dolore, strepitii, urli acuti. La sua pelle si faceva sempre più colorita fino ad un rosso vivace...Continuava a correre...correre...correre...cercava di tornare a casa ma...
Alex si sveglio affannando, in silenzio si vestì e scese a mangiare la sua solita colazione, waffle e cappuccino, preparata ovviamente da Elisa, sua madre, era l'unica donna italiana della famiglia, poiché il padre di Alex era anglosassone, ma ormai defunto...fu un grande colpo al cuore per lui e sua madre, i problemi erano già molti.
Elisa interruppe il silenzio : " Oii Alex, di nuovo il solito incubo "
Alex cercava di essere laconico, come se non volesse parlare per un dolore alla gola : "Si"
"Dai non stare così tesoro...oggi andremo dal medico, non andrai a scuola"
"Fortunatamente...spero ce ne andremo presto..."
"Ma non pensi a Gabriel e Jasmine"
"Ho sempre skype e poi non sono lontani, potrebbero anche venire a farmi qualche visita"
"Okay..."

|ARRIVATI DAL MEDICO|
"Mi dispiace signora...se vuole rendere migliore la vita di suo figlio, l'unica cosa che deve fare è questa. Inoltre noto che suo figlio sembri contento all'idea." Disse il medico
"Ormai è praticamente un obbligo mamma...dobbiamo farlo" Continuò il figlio
"A quanto pare è l'unica possibilità...partiremo stasera, andiamo a preparare le valigie" Disse la mamma " Arrivederci dottore...e credo che non mi sdebiterò mai con lei... ancora grazie"
"In fondo, questo è il mio lavoro"
I due concluso con un semplice " Arrivederci! "

|FACENDO LE VALIGIE|

"Sicuro di aver messo tutto nelle valigie"
"Sì. ..è la terza volta che me lo chiedi"
"Lo so...ma sono molto preoccupata "
Prima di uscire di casa, la madre, prese la foto in cornice del marito.
Il viaggio era tranquillo, nessuna crepa nel terreno, attorno l'aria era muta, neanche il soffiare del vento si riusciva ad udire.
Arrivarono al villaggio e appena entrati, Alex si precipitò sul letto, accendendo il suo computer per chattare con Gabriel. Intanto la madre discuteva della casa, del villaggio. Alfred, proprietario della casa, promise loro che ogni qual volta avessero bisogno di aiuto, bastava chiamare, inoltre ogni mattina portava loro pane,latte e vari alimenti quotidiani.
"Questo posto è davvero strano Gabry, l'aria sembra molto cupa, non ho visto ancora nessuno apparte il proprietario della casa, per non parlare del fatto si sentiva l'ululio dei lupi...se erano lupi"
"Dai Alex, non sarà così male e non farti tanti incubi, se non erano lupi erano cani"
"Hai ragione Gabry, ma questo è davvero inquietante"
" Su...almeno non avrai più quel problema della tua malattia, non perché non ti voglia parlare ora, ma credo sia meglio che tu vada a conoscere gli altri. "
" Hai ragione Gabry, allora ci vediamo domani "
"Ciaooo"
Alex non si mosse dal suo letto, chiamo Jasmine parlando delle stesse cose di cui aveva parlato con Gabriel. Non aveva intenzione di andare a conoscere gli altri. Il giorno seguente sarebbe comunque andato a conoscerli a scuola.
La sera la madre cucinò un semplice puré di patate accompagnato da un fetta di carne, Alex mangiò tutto stranamente, di solito mangia davvero poco.
Appena finito di mangiare si diresse verso il letto e crollò su di esso.
Da quel giorno non ebbe più quell'incubo.

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