Mi ostino a credermi poeta,
Rime fluiscono dalle mie dita
Come una margherita
Spunta dal suolo del pianeta.Mi affido alle mani dell'Universo,
Che mi dia la forza di andare avanti,
Che non come han fatto tanti,
Mi fermi dopo essermi disperso.Quale allora è il senso della vita?
Quale il motivo della mia esistenza?
Quale forse è l'essenza
Di questa ripetitività infinita?Appaio solo normale,
Ma sono tutto e niente;
Non credo che tutta la gente
Sia a me eguale.Tutti siam diversi come vicini,
Siam viventi ed emotivi,
Ci sentiamo tutti vivi,
Nasciamo tutti bambini.No,
Non è quello che siamo.
Non siam fatti per unirci,
Siam fatti per viverci,
Sì,Ma non siamo mai uniti.
Siamo scolpiti in pietre e terre,
Chi più fragile e malleabile,
Chi solido come monoliti.Non pensate saremmo più felici
Se non facessimo le guerre,
Se non abbattessimo questo corpo fragile,
E curassimo le nostre cicatrici?Ma noi, noi vogliamo soffrire,
Morire nel dolore, guaire,
Molti siamo cani guidati da padroni,
Ma loro sono bestie come noi.Siamo animali, tutti,
Ci uccidiamo per sfizio,
E per vizio
Provochiamo troppi lutti.Tacete, Bestie, e pensate a pensare,
Piuttosto che ad assassinare.
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Viaggio Attorno
PoetryRaccolta di poesie scritte individualmente da me stesso, dai contenuti più vari. "Cosa ci fa sentire tanto più piccoli, di questo grande mondo?" Buona lettura!