CAPITOLO 2

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Appena svegli mentre erano seduti per la colazione Jon chiese a Lisa se poteva andare con Bruno a fare un acquisto, dopo qualche ora tornarono con una grande custodia, sembrava quella di un violino, ma la custodia dell'uomo era nella stanza degli ospiti, ebbene si erano andati a comprare il primo violino al piccolino. La mamma subito prese i suoi risparmi ma il violinista disse che era un regalo suo per Bruno, non sapendo come ripagarlo disse

Mamma
-vuoi rimanere un'altra notte con noi visto che vivi da solo? Se vuoi anche più di una notte, due tre quattro un mese un anno quanto tempo vuoi.

Jon
-non ti preoccupare rimango solo questa notte e poi vado via.

Quel pomeriggio Bruno prese per la prima volta un violino in mano e cominciò a strimpellare ma vide che non era semplice come sembrava da quel piccolo schermo dell'ospedale di Londra. Allora il maestro disse che dal giorno seguente avrebbero iniziato.
Tutto il giorno Bruno non fece che pensare al suo nuovo violino, tanto che la notte non dormì e alle sei del mattino svegliò tutti.

Jon
Dai su continua a dormire, è ancora presto.

Bruno
Ma mi avevi promesso che oggi avremmo suonato! Io non ho dormito tutta la notte per evitare che mi svegliassi tardi.

Jon
Non ti preoccupare alle 10 cominciamo.

Ancor più preciso di un orologio svizzero Bruno alle 10 corse subito nella stanza degli ospiti dove Jon russava ancora. Dopo qualche minuto il maestro si alzò, insieme svegliarono la mamma, fecero colazione e la mamma corse subito al lavoro. Dopo aver accordato lo strumento e aperto i libri, Jon cominciò a spiegare la tecnica, cosa che Bruno già sapeva senza che nessuno gliel'avesse già spiegata, il maestro rimase scioccato.

Jon
Come sai tutto questo?

Bruno
Lo so!

Jon
Deve pur esserci qualcuno che ti abbia insegnato queste cose

Bruno
No, non mi ha insegnato niente nessuno, io lo so e basta

Strano che non sapesse già suonare pensò tra sé e sé il maestro. Allora visto che Bruno sapeva già tutto proseguirono con l'impostazione della posizione base del violino, per essere più precisi la prima e la tenuta dell'arco. Dopo aver fatto i primi esercizi
Bruno chiese a Jon se potesse insegnargli il pezzo tanto amato di chopin, cosa che si fa al terzo anno di conservatorio. Inizialmente il maestro rimase interdetto ma poi disse che lo avrebbe portato il giorno seguente.
Tornata la mamma dal lavoro, Bruno le raccontò tutto della prima lezione nei minimi particolari e anche del pezzo che Jon gli doveva dare. Per quel pezzo l'uomo lavorò tutta la notte, una notte passata ancora nella loro cosa pensando a come semplificare al massimo tutto il pezzo. Ci riuscì e la mattina seguente lo fece provare a Bruno che in un batter d'occhio lo imparò.
Finita la seconda lezione Jon disse che doveva assentarsi per qualche ora, ora che si trasformò in un mese.
Quando tornò era tutto sporco tanto che inizialmente i due non lo riconobbero poi dopo che si lavò e si cambiò, si sedettero al tavolo e l'uomo disse che doveva confidargli una cosa.
In realtà dopo quel programma che i due guardavano in ospedale era andato in bancarotta e gli erano rimasti pochi soldi e dalla grande villa con piscina, e palestra si trasferì in una roulotte fatiscente piena di ragnatele, loro erano le uniche persone che potevano aiutarlo. Scioccati, dissero che anche loro in realtà dovevano confidarsi, infatti appena la mamma annunciò l'arrivo di Bruno al suo papà biologico, egli scappò senza lasciare nessuna traccia. Entrambi stupefatti dalle notizie decisero di andare al cinema la sera stessa per cercare di dimenticare tutto. Si era già fatto tardi e per questo si lavarono subito e corsero verso la sala in cui stava per essere proiettato il film e precisi come non mai appena si sedettero cominciò la visione; finita la proiezione i tre tornarono a casa dove Jon rimase per un'altra notte e...

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 05, 2016 ⏰

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