Fine scuola

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Drinnnn Drinnnn Drinnnn.
Suona la campanella a fine dell'ultimo giorno di scuola, metto via le mie penne e mi siedo sul banco , subito vengo accerchiata dai miei amici, «che bello, per tre mesi niente più scuola!» urla Aron che mi mette su una spalla e cammina verso il giardino sul retro della scuola dove c'è... Oh cazzo la fontana, inizio a tirargli pugni e calci ma è come picchiare il ferro,«mettimi subito giù, Aron ti ammazzo!» gli urlo ma lui in tutta risposta ride, mi imbroncio e e lo mando a fanculo sotto voce ma lui mi deve aver sentito perche accellera il passo, «bastardo» gli dico, lui mi butta in acqua e io inizio a scizzarlo, lui odia avere i vestiti bagnati e si incazza, viene verso di me ma appena allunga il braccio per prendermi io lo tiro e finisce in acqua, «Lucia»urla e vado verso mio fratello aggrappandomi a lui come un koala, «non servirà a proteggerti tuo fratello, tanto prima o poi ti dovrai staccare» mi dice con aria di sfide, lui sa benissimo che io amo le sfide, mi aggrappo ancora di più a mio fratello Mike, «no io non mi stacco mai più» gli dico, lui si avvicina e prova a prendermi, io come un ragno passo sotto al braccio di mio fratello e mi ritrovo faccia a faccia.
Mi guarda divertito, ma appena sente che Aron è riuscito a prendermi facendomi il solletico lo guarda come dire 'per questa volta ci passo sopra ma la prossima volta ti ammazzo', mi aggrappò ad Aron e ci fissiamo negli occhi, io miei occhi azzurri contro i suoi occhi color pece.
«ora sei mia» mi sussurra all'orecchio con la sua voce roca in modo sexy, e sapendo il suo pungo debole inizio mordicchiargli il lobo dell'orecchio, sta cercando di trattenere gemiti ma uno gli scappa e solo ora realizzo che siamo ancora a scuola e in più con i nostri amici che ci guardano maliziosi e mio fratello che guarda Aron in cagnesco, i suo migliore amico London gli mette una mano nella spalla e lo rassicura.
Io scendo da Aron e mi incammino verso gli altri,
«sei fottuto amico, c'è Mike che ti vuole uccidere» gli dice Jacob, «tranquillo nessuno mi tocca Aron tanto meno lui» gli dico e sul viso di Aron compare un sorriso malizioso, scuto la testa esasperata e faccio cenno agli altri di avvicinarsi.
«che si fa sta sera?» chiede entusiasta Zilli «sta sera si va in discoteca, Aron tieniti sobrio fino alle dieci» gli dico e lui capisce, anche perché se lo vedo anche solo sfiorare un drink lo castro ma sta volta per davvero!
«anch'io voglio partecipare» si lamenta Zilli,«no tu non farai un bel niente e non provare a seguirmi»le ordino con un tono di voce che non vuole avere risposta,lei annuisce e sbuffa, «inutile sbuffare e non provare a fare la faccia da cucciolo bastonato con me tanto non serve niente» le punto il dito contro e lei continua a fare quella faccia, è troppo dolce per dirle di no!
Annuisco lei mi salta addosso, fanculo lei e la sua faccia del cazzo.
Me la scollo di dosso e mi giro di schiena «sta sera in piazza alle otto e mezza, chi non riesce dopo ci può raggiungere siamo al 'Plaza'»gli dico e me e vado.
Mi metto le mie amate cuffiette e iniziò ad ascoltate la nuova canzone di Alvaro Soler 'Sofia', facendomi schifo neanche a meta cambio e metto su J-Ax, questa si che è musica per le mie orecchie, dopo mezzora sono arrivata a casa.
«SONO A CASAAAA»urlo e subito vedo una testolina sbucare dalle scale, no cazzo no lei, porca puttana, no mia cugina!
«amore zia ha portato Cloe qui perche aveva da fare» mi dice mia mamma, «lo vedo, ciao piccola peste» la saluto scompigliandoli i capelli, cosa che lei odia, infatti mi inizia a rincorrere, io come niente la semino e vado in cucina, mangio il mio amato piatto di pasta, si io amo la pasta, camperei di quella.
«trovata»mi urla puntandomi il dico contro quella rompi palle e inizia. scorre verso di me e io non avendo voglia di correre le butto addosso il bicchiere d'acqua, lei inizia a piangere io a ridere, «cos'è tutto questo rumore io devo lavorare!» urla papà dalle scale, io gli sorrido e lui ricambia e poi guarda la peste e corre di sopra nascondendosi nel suo ufficio.
Arrivò su e ha appeso quel fottuto cartello che a me fa ridere ogni volta ma agli altri no:
Regina delle rompi palle non entrare e si dico a te cara mogliettina.
Peste di una bambina indemoniata prova ad entrare e ti spezzo il collo.
Mike se ti servono dei soldi vai nella cassa forte nella mia camera da letto.
E te amore mio entra quando vuoi Lucia.
La mamma una vola dopo aver letto il cartello ha detto
'ama più te che me e voi amate più lui che me che vi ho messo al mondo'
io sono scoppiata a ridere e papa uguale, poi lui la baciata e dopo neanche un quarto d'ora si sentivano dei gemiti di piacere dalla loro camera da letto, che scifo, quei due risolvono tutto con il sesso.
Lascio perdere e apro la porta, davanti a me di presenta un uomo come sempre in giacca e cravatta attento a delle scartoffie, gli bacio la guancia e gli dico «papi oggi vado in discoteca ho un lavoretto da mettere a sposto» lui annuisce e lo interrompono prima che possa parlare sapendo ga cosa vuole dirmi «stai attenta se hai bisogno di aiuto chiama e se sei in difficoltà fai il tuo cognome» dico imitando la sua voce, lui scoppia a ridere e mi abbraccia «ti voglio bene amore» mi dice e mi bacia la fronte «anch'io papa a domani» ed esco dal suo ufficio, vado in camera mia e mi inizio a preparare...

La Spacciatrice InnamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora