Amos

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Era nella sua porsche nera a fumare una sigaretta, mentre aspettava il suono della campanella di quel edificio chiamato scuola.
Indossava un paio di blue jeans, delle jordan e una maglietta a mezze maniche grigia con uno scollo a V e un paio di occhiali da sole.
Aveva deciso di ricominciare, pur sapendo che non sarebbe mai più stato come prima, ma lo faceva per lei e per tutto l'amore che gli apparteneva.
Scese dall'auto e molti sguardi erano rivolti su di lui, nessuno lo aveva più rivisto da mesi, dopo quel straziante episodio.
Si stava incamminando verso l'interno dell'edificio, mentre molte ragazze lo guardavano con occhi sognanti.
Non rivolgeva più lo sguardo a nessuno, i suoi gioiosi e felici occhi azzurri erano adesso di un blu scuro, pieni di rabbia e sicurezza.
Mentre camminava per i corridoi una ragazza gli venne addosso, era minuta, occhi neri come la pece, capelli rossi, vari piercing e con una sigaretta tra le sue labbra sottili ma carnose, che lo stava osservando molto attentamente, studiando i suoi capelli neri, scrutando i muscoli che si intravedevano dalla maglia che vestiva, ma soffermandosi sulla ' r ' tatuata sul braccio del ragazzo, che intanto si era scansato e incamminato dalla parte opposta della sua.
La ragazza lo guardava indifferente, ne aveva visti molti di ragazzi strani, ma lui la incuriosiva particolarmente.
Aveva sentito vari discorsi riguardo un ragazzo strano, bipolare, scontroso, di cui nemmeno le più pettegole delle pettegole non ne sapevano più di tanto.
Intanto il ragazzo, da dietro la porta della sua classe, sentiva varie risate soffocanti; senza bussare, entrò.
Calò un silenzio tombale, pure il professore lo guardava sorpreso.
- S-signor Black, ben venuto-
Dopo aver fatto un cenno al prof, guardò la classe, che guardava lui con occhi spalancati.
Incontrò gli occhi neri della ragazza con cui si era scontrato prima, che era seduta al suo posto, in fondo all'aula.
Posò lo sguardo sul prof.
- Signorina Bree, si sposti..-
La ragazza guardò il prof sorpresa e confusa, come poteva un ragazzo fare quest'effetto su un prof così crudele?
Cambiò posto, mentre osservava il ragazzo camminare lentamente.
Passarono così 5 silenziose ore di lezione, in un silezio tombale e con tutti gli sguardi rivolti verso il ragazzo, che guardava il vuoto da ormai vari minuti.

Si stava incamminando verso l'auto, quando un braccio lo fermò. Il ragazzo si girò lentamente, con la solita faccia impassibile, trovandosi di fronte a l'unica persona che riusciva a confortarlo e consolarlo.
- Hey bro..- sussurrò il ragazzo di fronte a lui.
- Ciao Josh-
Dopo vari attimi di silenzio, i due ragazzi si abbracciarono amichevolmente.
- Ci sei mancato amico- confessò sinceramente l'amico, mentre il suo gruppo di amici gli si affiancarono intorno.
Fece un mezzo sorriso, per poi girarsi e entrare nell'auto.
Sgommò a tutta velocità verso il cimitero, per raccontare alla sua tanto amata ragazza la sua giornata.
- Sai amore, oggi mi sono davvero reso conto che non sarò mai lo stesso Amos di cui ti sei tanto innamorata, i miei sorrisi dolci e sinceri, come dicevi tu, ora sono solo mezzi sorrisi finti, non sorrido più da mesi. E cazzo, mi sento vuoto, spaesato ed è davvero difficile passare un giorno senza di te, senza un tuo abbraccio, senza un tuo fottuto bacio. Non hai idea in che merda sto vivendo..- una lacrima salata attraversò il suo triste e malinconico viso, mentre era inginocchiato di lato alla tomba della sua ragazza, mentre stringeva i piccoli filini di erba del sottusuolo, strappandoli, mentre si sforzava di essere forte, mentre lo faceva per lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2016 ⏰

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