Capitolo primo

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Ciao,sono Adeline.
Sto scrivendo a te nonostante non sappia assolutamente nulla della tua persona.
Non so se sei maschio o femmina, non so la tua età, non so se sei mamma, se sei papà, se stai leggendo di me alla tua nipotina, non so neppure che ore sono dalle tue parti, non so se mi stai leggendo a scuola, tra i banchi, oppure nella pausa di lavoro mentre consumi la tua sigaretta giornaliera o magari più semplicemente sul tuo letto immerso da pensieri.
Ma di una cosa sono certa.
Oggi,come tutti gli altri giorni di questa settimana, mese ed anno, hai sorriso facendo finta, hai sorriso anche se non ne valeva la pena, anche se in effetti non aveva alcun senso farlo, ed oltre a questi sorrisi inutili vi sono stati anche momenti in cui un sorriso era opportuno, ma tu probabilmente avevi paura di essere fuori posto, oppure tu, per il tuo fottuto egoismo, non l' hai voluto donare, non hai voluto condividere la tua felicità. Ora spero e credo di averti delucidato alcuni ricordi in cui in effetti hai sbagliato qualcosa, non ti sto sgridando e non ho intenzione di farlo, dato che sono la prima che quando ha la possibilità di rovinare rapporti e situazioni lo fa, certamente non apposta e non essendone consapevole, ma ti assicuro di essere davvero forse la migliore in questo campo. Vorrei tornare a te però perché di me non c'è bisogno di parlare, credo di essere un caso irrecuperabile, perciò cerco di salvare te ora che siamo ancora in tempo. Tornando al discorso di prima vorrei darti una brutta notizia, ammetto che mentre parlo di questo ho il cuore in mano e le lacrime agli occhi e chiedo a te di preparati, mi dispiace dirtelo, ma di quei momenti non possiamo più cambiare nulla, è una frase banale e già più volte sentita, ma poche persone ci riflettono realmente, soffermandoci su questa l' unica cosa che mi sento di dire è che dobbiamo goderci tutto, dobbiamo prendere decisioni  di cui un giorno, riguardando indietro non ce ne pentiremo, decisioni che al momento potrebbero risultare a tutti azzardate, che però più avanti verranno acclamate, decisioni che ti fanno risultare un attimo diverso da tutta la gente, da tutta questa massa. Decisioni che ti rendono la macchia bianca su un foglio nero, la scarpa da ginnastica tra quelle col tacco. Decisioni che con la loro stranezza, con la loro forse assurdità siano capaci di dimostrarti speciale, perché sarà forse difficile da capire, ma devi sapere che sono le pazzie a renderci stupefacenti, perché delle cose banali sono capaci tutti.
Ciao,
A presto.

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