prologo

25 4 0
                                    

Questa è una storia inventata di sana pianta quando non sapevo che fare; una storia che mi ha accompagnato e che mi accompagna tuttora e che mi riempe il cuore di gioia . Premetto che non sono una scrittice : sono solo una ragazza che ha un blog e che ama scrivere. Spero che vi piaccia questa storia :)

IRENE

Molti anni prima ..

Il ragazzo appoggiò la testa biondo platino allo schienale della sedia di plastica blu della presidenza. Aveva le palpebre abbassate sui suoi meravigliosi occhi : grigi , da cerbiatto , da ragazza. Sembrava che stesse dormendo quando in realtà ,era tutto il contrario . Era teso come una corda di violino .

 Le sue orecchie sentivano le voci al di là della porta di fronte a lui :

-La prego Signor Devonne! Non lo espella  ! In verità Shawn non è per niente un ragazzo pericoloso . Ha solo reagito in modo esagerato , ma come tutti quelli della sua età fanno, non crede ? -

- Mi spiace Signora Davis ,certo, questa non è la prima volta che capita una rissa simile in sala mensa , ma si è accorta che nell'ultimo periodo  in ogni bisticcio suo figlio è sempre in mezzo ?! Questo non lo reputa un comportamento violento? La settimana scorsa ha rubato i vestiti dallo spogliatoio del Signor Andersen e li ha appesi nei corridoi ! Questa, è stata  la goccia che ha fatto traboccare il vaso signora.

 Mi dispiace ma  Shawn se ne deve andare - 

Shawn , il ragazzo seduto sulla seggiola , rimase immobile per chissà quanto tempo . Non sapeva cosa pensare . Non sapeva  cosa dire quando vide sua madre uscire dalla stanza seguita dal preside . Non sapeva dove guardare quando uscì dalla presidenza mentre la segretaria lo salutava. Non osava proferire parola mentre attraversava quei corridori, che conosceva da poco più di sei mesi . Sentiva gli sguardi dei suoi coetanei sulla schiena , ma non erano quelli a preoccuparlo , a preoccuparlo era l'aura di tristezza che proveniva da sua madre.Fin da piccolo  non era mai riuscito ad infischiarsene delle provocazioni dei suoi compagni di scuola sul suo aspetto femmineo, poco mascolino . L'unico modo che conosceva per difendersi era costruire  un muro intorno alla propria anima e tirare un bel cazzotto  in mezzo ai denti a chi lo provocava. Era successo tantissime altre volte , questa, infatti non era la prima che andava nei guai . Ma questa volta era diverso . Per una volta non era stato preso in giro per il suo aspetto fisico, per i suoi voti alti , per la sua famiglia . Questa volta c'era andato di mezzo l'amore. Si l'amore, quel sentimento che prende il fondo dello stomaco provocando le farfalle , un sentimento che ti fa stare bene con il mondo ,un'emozione su cui nessuno ha da ridire . Ma questo ,non era il suo caso . L'unica colpa di Shawn era di essersi innamorato della persona sbagliata , anzi del sesso sbagliato . Era sua la colpa se la  squadra di football aveva perso la finale di campionato , era sua la colpa se aveva distratto, prima del fischio d'inizio ,il capitano . Era sua la colpa. 

Non sarebbe mai stata data la  colpa alle ragazze che ronzavano intorno al capitano e che si divertivano con lui tutta la notte mentre Shawn se ne stava nella sua stanza, nel suo letto a pensare alla persona che in quel momento gli faceva battere il cuore . 

Quando uscì dalla scuola non gli interessava più nulla, non gli interessavano più gli insulti che sentiva alle sue spalle per la sua sessualità . Non gli importava più di  nulla quando vide la persona che credeva di amare , la persona che gli aveva detto di amarlo tantissime volte ,davanti alla macchina di sua madre . Mentre quella persona che gli aveva dato tanto cercava di dire un qualcosa , Shawn gli chiuse la portiera in faccia , mentre si sedeva al posto del passeggero di fianco alla madre. 

Mentre i due tornavano a casa nell'abitacolo non volava una mosca , si sentiva solo il rumore del vecchio motore della macchina , ormai arrivata alla frutta.

He Is My Deep Love~tematica omosessuale ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora