Capitolo 1

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ATTENZIONE:
Ci tengo a precisare che i caratteri dei personaggi (che esistono) sono totalmente frutto della mia immaginazione. Per quanto riguarda i personaggi inventati, io non farò una vera e propria descrizione fisica (magari dirò 'ha i capelli marroni' 'ha gli occhi azzurri' ecc) perchè voglio lasciarvi immaginare a modo vostro i personaggi. Spero che la mia storia vi piaccia. Detto questo, buona lettura!

Angelica

"April, alza le tue chiappe beate e vieni a mangiare!"

Ecco come ci si sveglia ogni mattina se vostro fratello è Jack Gilinsky. Di buono ha solo che è maggiorenne, quindi da quando la mamma è morta lui ha la mia custodia.

Papà ha un sua vita penso in Svizzera. Non si è preso le sue responsabilità, che stronzo.

Comunque stavamo parlando di mio fratello. Gli voglio bene, ma mi fa sempre incazzare.

"APRIL! Tra poco arriva Harry, muoviti!"

Oh cazzo. È vero. Harry è il mio migliore amico e come me è il più popolare della scuola.

Corro giù velocemente pensando a cosa mi aspetta oggi a scuola.

Ah, è vero. Arriva il tipo nuovo. Che poi cosa arriva a Maggio a fare, se la scuola finisce a Giugno?

"Sei ancora viva?"

"No, sono morta. Secondo te?"

Che domande inutili che fa Jack.

"Hai lasciato sia il latte che i cereali. Sicura di star bene?"

"Si, Jack, sto bene. Stavo solo pensando al ragazzo nuovo che arriva oggi. Da quel che ho capito ha due anni più di me"

"Bocciato?"

Scuoto la testa lentamente e Jack capisce che non ho voglia di parlare, quindi sorride e dice

"Se vuoi il bagno è tuo, ma hai ancora un quarto d'ora"

"Grazie. Ci vediamo alle quattro?"

Non mi risponde neanche, è concentrato sul cellulare e sorride come un coglione. Quello è fumato.

Sento il suono di un clacson e fortunatamente mi sono preparata in tempo.

"Harry"

"Al"

Harry mi chiama Al, che a dire il vero non c'entra niente con il mio nome, ma con il mio secondo nome, che è Ally.

April Ally Gilinsky. Che nome schifoso.

"Oggi arriva il tipo nuovo" Annuisco e gli sorrido.

"Scommetto dieci dollari che è brutto come la fame"

"Affare fatto" Dico stringendogli la mano.

In cinque minuti siamo a scuola e quando scendo dalla macchina tutti si spostano per farmi passare.

Entro a scuola e Shawn mi corre incontro e mi bacia.

Shawn è il mio ragazzo da più o meno sei mesi. Inutile dire che è tra la top five dei popolari.

"Tutto bene?"

"Si sì. Hai già saputo chi è quello nuovo?"

Lui si guarda intorno come se stesse cercando qualcuno e poi mi indica una persona

"Cameron Dallas, 18 anni, viene dalla Califonia, ma non chiedermi perché è venuto a New York. È in classe con noi perché ha perso due anni di scuola dopo un incidente che gli ha fatto rischiare la sedia a rotelle, ma la riabilitazione fa miracoli e..."

"Frena, frena" lo fermò ridacchiando "E tu tutte queste informazioni da dove le tiri fuori?"

Fa un sorriso furbo e mi sussurra in un orecchio

"Lo sai che la preside mi adora"

Scoppio a ridere per questa sua affermazione.

"Penso sia ora di andare in classe, non credi?" propongo.

Shawn annuisce e ci avviamo verso la nostra aula. Purtroppo non sono riuscita a vedere in faccia il tipo nuovo... Dallas, mi pare.

Entriamo in classe e ci sediamo. Io nel mio posto in prima fila e lui in ultima. Sono in banco da sola, e lo sono stata tutto l'anno. Non esiste cosa più bella.

Oggi però c'è un banco di fianco al mio. Evidentemente dovrò sorbirmi il tipo nuovo per il resto dell'anno.

La prof di inglese entra e comincia a spiegarci qualcosa su Charles Dickens che sinceramente non mi interessa.

A metà dell'ora entra il prof di scienze che dice

"Gilinsky, sei richiesta in presidenza"

In classe si diffonde un leggero brusio, ma guardo qualche ragazzo negli occhi e subito tutto tace.

Mi alzo e raggiungo il professore sulla porta dell'aula.

"Mendes, interrogato su tutto il programma svolto. Mi auguro tu abbia studiato."

Cazzo. Non poteva chiamarmi alla prossima ora? Le interrogazioni di Shawn sono bellissime perché lui non studia mai niente e quindi spara delle cavolate assurde.

Il prof mi fa segno di seguirlo e raggiungiamo la presidenza. Ho già una mezza idea di cosa devo fare.

"Preside."

Saluto con un cenno del capo e mi siedo. Nell'altra sedia c'è Dallas. Diciamo che se non fossi fidanzata un pensierino ce lo farei.

"Gilinsky, la aspettavamo. Le volevo chiedere se fa fare il tour della scuola a Dallas"

Sbuffo e poi annuisco alzandomi.
Dallas ridacchia e mi guarda. Mi sta già su.

Sarà una giornata lunga.

Pride || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora