Mi manca

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Mi manca tutto di quello sport.
L'odore di fieno fra i capelli, la polvere sulle mani, gli stivali sporchi di fango e i vestiti sporchi di grasso.

Mi manca l'odore di cuoio quando entravo in selleria, le brusche e le striglie sparse per il box e il dolce suono dei nitriti.

Mi mancano gli ostacoli buttati giù, gli ostacoli rifiutati e gli ostacoli superati.

Mi mancano i due istruttori al centro del campo a dirmi cosa fare, a correggermi, ad aiutarmi e a progettare il mio futuro in quel maneggio.

Mi manca l'ansia della gara, di dimenticare il percorso, del cap troppo stretto, gli stivali troppo grandi e il frustino perso.

Mi mancano le cadute, anche quelle più brutte, mi manca risalire in sella nonostante tutto.

Mi manca il senso di sfida quando il cavallo era infuriato.

Mi manca stare lì, anche solo a vederlo mangiare e sbuffare in quel piccolo box.

Mi manca l'adrenalina che provavo solo in quel campo, la paura di usare gli speroni che poi ho buttato via, la paura di usare il frustino che poi ho lasciato cadere, la paura di sbagliare e poi far tutto bene.

Mi manca quel senso di completezza che provavo solo in quel posto che ora non c'è più e mi mancano le persone fantastiche che ho conosciuto.
Penso che non dimenticherò niente di quell'esperienza durata sei lunghi anni, sei anni di spensieratezza e di libertà, di amicizia e di fiducia, di progressi e di cadute, di vittorie e di sconfitte.

Hei, questo è il mio primo pensiero sull'equitazione. Qui ho scritto tutto quello che mi manca di questo sport. Per farvi che capire è la cosa più importante per me.

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