Caldo e denso.
Ricordo;le prime volte ho pianto. Forte! Piangevo e gridavo,dimenandomi quanto più potevo. Volevo scappare.
Caldo e ferroso.
Non ho tenuto il conto di quante volte lo ha fatto;penso molte. Ormai quando,lui me lo faceva,diventavo vuoto. Un feticcio. Il suo giocattolo.
Sorrido,mentre scorre via da me e lo scarico se ne nutre. Non mi credevo più capace di sorridere;e invece sorrido! Mentre gorgoglia e quasi ribolle. Mi sembra.
Questo odore metallico mi inebria e mi rilassa,quasi come fosse incenso. Scorre via.
Sento la testa galleggiare e levitare,quasi risucchiata dal mulinello ipnotico creato dallo scarico del lavandino.
Buio.
Sento qualcuno aprire la porta e urlare.
Per un po' sento solo un debole singhiozzare.
Il frastuono delle sirene non lo sopporto!
Poi più nulla,solo buio e pace.
Fui disturbato da un «bip-bip» incessante,aprì gli occhi e un fascio di luce e puzza di asettico. «Ancora!?» pensai.
Perché non mi lasciano andare? Perché continuano a riportarmi a quest'incubo?Il tempo è passato ed io mi sono rassegnato. Non ho più provato a fuggire;proprio come quando ero con lui,mi sono svuotato e sono diventato feticcio.
Avrebbero dovuto lasciarmi andare e tutto questo non sarebbe accaduto.
L'incubo si sarebbe dissolto.
Si dimena.
Si contorce.
«STA FERMO!» continuo a urlargli.
Nulla.
Si dimena.
Prova a fuggire.
Lo fisso e spingo;piange,grida e prova a divincolarsi.
Basta! Lo lego.
Lui piange ed io spingo,più forte! Ancora e ancora! Finché non sono esausto. Lui non si ribella più,ma continua a piangere.
Mi alzo. Lo guardo.
Lui fissa il suo sguardo nel mio
«Mostro» sussurra stremato.
Lo fisso. Cammino ed esco dalla stanza.
«Chi fermerà quest'incubo?» penso e piango.

STAI LEGGENDO
INCUBO
TerrorCi provo! Nel senso che proverò a scrivere un racconto autoconclusivo che spero piaccia. Non so se ne scriverò altri perché scrivo solo se ho l'ispirazione. ^^¿ Detto ciò,buona lettura e spero di non annoiare nessuno.