Devi fidarti.

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Steve non riusciva a capacitarsi del fatto che fosse finito a casa di Tony e che lo stesse aspettando nella sua camera da letto.
Seduto sul bordo del materasso iniziò a rimuginare sul fatto che si stava esponendo in maniera a dir poco esponenziale alle pazzie che il vecchio genio aveva in mente per lui.
Vecchio... tanto per dire qualcosa a suo discapito, non dovevano essere cose necessariamente vere, l'importante era che non iniziasse a fare pensieri poco casti su di lui, sarebbe stata la fine.
Odiava, per di più, quando lo chiamava "Capitan Verginello", era effettivamente vergine ma questo non gli impediva di magiarsi vivo con gli occhi Tony, e non dava il diritto al signor Genio/Filantropo di chiamarlo così.
Inoltre non capiva come potesse essere gay se prima era stato con Pepper... per poco ok, e poi uno poteva certamente cabiare le sue preferenze sessuali ma gli sembrava comunque strano anche se poi non c'era da stupirsi più di tanto.
Era pur sempre Tony.
Iniziò a martellarsi il cervello di domande.
Chissà con quante donne era stato, e con quanti uomini? Era forse bisex? Lui gli piaceva davvero o era una delle tante cavie? Lo aveva invitato lì solo per portarselo a letto? Era il caso di andare via?
Decise di rispondere mentalmente alla domanda con un ovvio si e di imboccare la porta, quando per poco non finì contro il miliardario.
" Dove vai Ghiacciolino?"
" Pensavo che... beh devo semplicemente andare via."
" Non c'è fretta giusto? Credo di no."
Si fece pericolosamente vicino e per quanto potesse arretare lo ritovava sempre alla stessa distanza finchè non sbattè la schiena contro il muro.
" Io.. ehm..." Tentò di balbettare.
" Shhh shhh shhh... zitto Rogerino." Poteva sentire il suo respiro sul collo, e il suo battito accelerato non era esattamente un buon segno.
" Sai Rogie, pensavo di sbatterti contro il muro ma a quanto pare hai già provveduto tu."
Lo scansò con brusco gesto della mano e uno spintone. Lui lo fissò confuso senza capire.
" Tony... io... noi non... ecco si... noi non dovremmo..."
" Oh avanti Ste..."  Si era riavvicinato con passo sicuro e la preoccupazione sembrava scomparsa dal suo volto.
" NO! Ok? Io non voglio fare sesso con te!"
" Io pensavo più a una scopata selvaggia..." Lo guardò con disinvoltura senza il minimo accenno di imbarazzo.
" TONY! Proprio non capisci? Non ci arrivi oppure non ti entra in quella capoccia bacata?"
" Effettivamente no..." Lo guardò, finalmente confuso.
" Ovvio che non capisci, ti ostini a non farlo! Prova a farti entrare in testa che io non sono un banbolotto gonfiabile con cui puoi fare ciò che vuoi ok? Ho dei sentimenti, mi posso ribellare, posso..."
" Ma andiamo..." Tentò di interromperlo Tony, sperando che avrebbe ceduto dopo pochi istanti.
" ...posso fracassarti il cranio, chiaro il concetto?"
" Sono un genio e questo è appurato ma proprio non riesco a vedere la fine di questa tua... di questo tuo discorso." Cambiò velocemente i termini per evitare di far infuriare eccessivamente il soldato.
" Cosa c'è di tanto difficile?!"
" Perchè non vuoi farlo? Ti faccio schifo? E' per questo? Oppure pensi semplicemente che io stia solo bluffando perchè Pepper non sta più con me e quindi sono in cerca di avventure per consolarmi?" Era diventato inquietantemente serio, impassibile, tetro, quasi fosse diventato uno zombie.
" Sei più stupido di quanto pensassi...." Sbuffò constatando che era stato come se gli avesse letto nel pensiero. Era vero. Di certo era una delle sue solite botte e via per dimenticarsi di Pepper, l'avrebbe usato e poi si sarebbe scordato di lui, gettandolo nel dimenticatoio. Aveva paura.
Paura delle conseguenze, un pò anche di Tony stesso ma sopratutto di essere usato e poi buttato via come si fà con le scarpe vecchie.
" Credi che sia cosi ignobile, senza cuore..."
" Stronzo?" Suggerí gelido.
" ... da usarti e poi mollarti per sempre?"
" Direi che il tuo stile è esattamente questo..."
" Senti Steve, io non ho intenzione di forzarti, non intendo solo a fare sesso ma anche a capirmi e ad ascoltarmi. Ho utilizzato questa tecnica per anni. Una botta e via nel letto di qualche sconosciuto, il giorno dopo io era sempre il genio, filantropo, miliardario, single. Poi ho incontrato Pepper, con lei credevo di essere felice, di aver raggiunto la pace con me stesso.
Pultroppo lo S.H.I.E.L.D. insieme al destino si sono accordati per farmi incontrare te. Così fottutamente bello, così dannatamente perfetto, così... indescrivibile.
Ho passato giorni a fantasticare su di te, sulle labbra meravigliose, su quel... didietro da favola." Si trattenne ancora dall'usare parole scurrili, per non farlo infuriare. " Mi sei semplicemente sembrato perfetto da subito."
Quelle parole risuonavano alle sue orecchie così indescrivibilmente vere, sincere e prive di alcun rimorso nell'averle dette.
Eppure una parte di lui gli diceva di non fidarsi, di non dargliela vinta.
" E se un giorno troverai qualcuno più perfetto di me? E ce ne sono a bizzeffe, migliori di me."
" Ti assicuro che un supereroe, ultra novantenne, iper sensibile a parolacce e frasi sconce, è tutto ciò che potrei desiderare."
" Cosa mi dà l'assicurazione che tu mi ami davvero?"
" Non ho nulla per provartelo, potrei strapparmi il cuore, ma non ci tengo moltissimo visto che poi non potrei più amarti. Forse avevo davvero il cuore di metallo, ma grazie a te è diventato di miele. Steve Rogers, devi fidarti. Fidarti della parola di Anthony Stark."
Non seppè il perchè ma si fidò, si fidò cecamente della parola di quell' Anthony Stark così dannatamente sincero.
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N.d.A.:
Allora allora...questa storia proviene da efp, l'ho scritta esattamente 4 anni fa e anche se è un po' stupida, la trovo troppo dolce.
Spero siate dello stesso parere. Passate dal mio profilo se vi va, grazie per aver letto 😊♥️

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