Capitolo 8

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Questo capitolo l'ha scritto  Jesscadenda75 lo abbiamo cambiato un po'. Abbiamo pubblicato quello scritto da lei perché ci teneva tanto. Ma solo questa volta😝. Continueremo a scrivere noi la storia. Grazie Jesscadenda75.😘😘

Kelsey Point of View :
Dubitante com'ero Justin afferrò con dolcezza la mie minuscole mani a differenza delle sue, ma a quel minimo contatto tra di noi sentii l'ansia e la paura scivolare via dal mio corpo, ma non avevo alcun dubbio poteva ferirmi poteva persino abbandonarmi ma niente poteva riuscire a dividerci dovevo solo farglielo capire e forse un giorno non avrebbe più dubitato dell'inevitabile. Mi guardò negli occhi come se cercasse il permesso, non riuscii a parlare, ma con un segno della testa gli feci capire che lo avrei seguito. Mano nella mano cominciammo a percorrere il corridoio in silenzio per arrivare nella sua stanza, quella stanza che racchiude tanti ricordi di noi. Aperta la porta fui sommersa dai tanto ti ricordi che cercarono di sopraffarmi, lui lo notò e si chinò verso di me lasciandomi un casto bacio sulla fronte.
Justin:"che succede piccola? " chiese titubante.
Io:" niente di ciò che tu debba preoccuparti" mormorai.
Justin:" dovresti già saperlo che qualsiasi cosa tu pensi o faccia mi importa".
Io:" sei fastidioso, ma non voglio dirtelo!! " gli feci la linguaccia come una bimba di 5 anni.
Justin:" Oh invece io credo proprio che me lo dirai ricorrerò al solletico e se non sbaglio è uno dei tuoi punti deboli" fece un ghigno cominciando ad accarezzare la schiena con il dorso della mano.
Io: "Questo si chiama ricatto Bieber"
Justin: "Lo so bene Jones ma sai quando ti ritrovi una bimba di 5 anni perché non abbassarsi ai suoi stessi livelli eh?"disse con un lampo permaloso negli occhi.
Io: "Non ti arrendi vero?".
Justin: "Puoi scommetterci piccola ora dimmi cosa ti passa per quella testolina."
Io: "Io ummm.....solo pensando a....." mi guardava con la fronte corrucata
Justin: "Oh beh se la metti così...."
Cominciò a farmi il solletico sapendo che era uno dei miei punti deboli, rideva, rideva a crepapelle non riuscivo nemmeno a pronunciare una parola ma venni appagata da quel radioso sorriso che si ritrovava sulla sua faccia non lo vedevo così da molto tempo ed era un emozione bellissima vederlo così spensierato e non sempre preso dal suo lavoro.
Io: "okei, bas...ta fermati ti....prego"
Dopo un paio di secondi cominciai a correre dentro la stanza cercando di scappare dal suo tocco ma fu tutto inutile perché me lo ritrovai sopra di me dopo essere caduti sul pavimento cominciammo a ridere senza un motivo ma era bello sentire la sua risata dopo tanto tempo mi era mancato non potevo nasconderlo e non avevo nemmeno la voglia di farlo perché mi ero totalmente innamorata di lui nonostante pensasse che non era degno di ricevere amore, ma si sottovaluta troppo perché si merita ben oltre dell'amore per il semplice motivo che metterebbe a rischio la sua vita per difendere le persone che ama.Dopo alcuni secondi il silenzio scese, cadde su di noi e cominciammo a guardarci negli occhi poi lui piano piano con la paura che lo respingessi si avvicinò alle mie labbra, tirò con i denti il labbro inferiore facendo entrare la sua lingua, fu uno di quei baci dati con tanta voglia che sembrava non volersi mai staccare mise le mie braccia intorno al suo collo e pian piano e le sue mani sui miei fianchi ma non era la sera adatta, dovevamo parlare e per quanto io volevo andare oltre volevo sapere cosa pensava lui. Mi staccai dal bacio,ansimando si staccò anche lui  dal bacio porgendomi la mano, mi alzai in piedi e borbottai qualche parola.
Io: "Devo andare a cambiarmi torno subito" dissi quasi come scusa.
Justin: "okei piccola ti aspetto qui".
Uscendo dalla sua camera non ci misi più di 10 minuti prima di tornare nella stanza trovandolo sotto le coperte pensieroso a guardare il soffitto......chissà a cosa stesse pensando.
Io: "Hei, il soffitto non è poi tanto bello come me non dargli troppe attenzioni, mi ingelosisco e pure sai...io sono pericolosa" dissi mentre mi avvicinai al letto me mettermi anche io sotto le coperte.
Justin: "Scusa piccola gelosona, ma sai lui non mi tiene al caldo le notti quindi non preoccuparti più di tanto" disse con occhi luminosi.
Io: "Oh ne sono felice e scuse accettate".
Justin: "Vieni qui piccola mi sei mancata tanto".Dice e senza pensarci due secondi mi catapultai tra le sue braccia perché quello era il paradiso quello era il posto in cui volevo stare perché in quelle braccia mi sentivo protetta e soprattutto mi sentivo veramente a casa. Poggiò il mento sulla mia testa e mi chiese.
Justin: "A cosa pensavi prima?"
Io: "A quanti ricordi abbiamo in questa camera"
Justin: "Eh già...sai quando qualche settimana fa ti ho abbandonato questa di tutta la casa era la mia preferita perché sapevo che qui abbiamo vissuto tanti di quei momenti che mi davano la forza di andare avanti"
Io: "Io non volevo che tu andassi via ma sai a volte aggisci con il cazzo più tosto che col cervello".
Justin: "Un giorno ho perso la testa, continuavi a perseguitarmi e l'incendio che ci fu nella cucina e in questa stanza li ho causati io perché non riuscivo a sopportare la mia vita senza di te". Lo guardai scioccata.
Io: "Sei pazzo, potevi farti del male non posso crederci" dissi incredula.
Justin: "sono uscito in tempo e fu li che capii che sarei venuto nuovamente da te, kels tu hai stravolto la mia vita sappilo, prima di te la mia vita era un suggerirsi di azioni, era una vita buia, ero un ragazzo privo di sentimenti, non mi importava di nulla, ma tu hai trovato qualcosa di buono in me e mi hai cambiato ovviamente in buono e ora non riesco a vivere senza di te e senza la luce che tu hai portato in me anche se sei testarda, troppo buona con tutti potrei morire piuttosto che saperti lontana da me." Ascoltando quelle parole cominciai a piangere appena lui lo notò mi mise a cavalcioni sulle sue gambe e con la mano asciugò le mie lacrime.
Justin: "piccola perché piangi" mi chiese
Io: "perché a volte sono sopraffatta dall'amore che provo per te ho paura che qualcuno ti entri nella testa e che tu mi abbandoni di nuovo, la mia vita prima di te era piatta, sei semplice direi perfino noiosa, quando mi innamorai di te tutto cambiò vivo con la paura di perderti e questo pensiero mi uccide, quando, mi hai lasciato ho cominciato a perdere la voglia di vivere perché senza di te non c'è vita" mi guardava incredulo.
Justin: "Come puoi dire questo dopo tutto il dolore che ti ho provocato? Faccio promesse e non le mantengo, mi chiedo cosa abbia fatto per meritarmi te nella mia vita" mi diede un bacio.
Io: "Non ha fatto niente se non vivere ma tua vita devi smettere di sentirti non degno dell'amore che ti circonda, ci sono tante persone che ti amano e non devi allontanarle da te perché sanno i rischi che corrono a starti accanto hanno fatto la loro scelta, io ho preso la mia è non intendo cambiarla mai".
Justin: "dio mio come sei forte piccola"
Io: "Ho imparato dal migliore, ma per favore non lasciare che nessuno ti entri nella mente e non abbandonarmi un altra volta non lo potrei sopportare" chiesi quasi supplicandolo.
Justin: "Te lo prometto piccola mia adesso dormi hai avuto una giornata lunga, non vado da nessuna parte e non ho intenzione di lasciarti mai più non potrei vivere senza di te al tuo risveglio sarò qui accanto a te" ci baciammo profondamente la poi lui mise un braccio intorno alla mia vita e io mi accucciolai a lui respirando il suo odore. Pensando che stessi dormendo disse
Justin: "Quando ti vidi in quella stanza di ospedale, piena di lividi, il mondo mi crollò addosso, giuria a me stesso che l'avrei fatta pagare alle persone che ti fecero tutto quello infatti mantenni la mia promessa, se solo avessi potuto avrei fatto di tutto per essere io al posto tuo. Solo al pensiero di perderti sarebbe stato come l'inferno perché non riesco ad immaginarmi senza di te, sei tutto ciò di cui ho bisogno, quando ti incontrai facevo di tutto per non ammettere che mi ero innamorato di te per paura che mi potessi fare male come jen, ma tu eri diversa forte, audace, ingenua su certi lati e non mi guardavi come un mostro ma come un ragazzo con problemi del passato bisognoso di amore, contavo i minuti per poterti vedere e più il tempo passava e più mi innamoravo di te, mi dispiace per tutte le volte che ti ho respinto, di averti mentito e delusa o che ti capitasse tutto ciò che è successo, ma ti prometto che mi farò perdonare e ti terrò al sicuro da tutto e tutti. Sei mia piccola, l'unica costante nella mia vita per sempre." Pronunciando queste ultime parole mi diede un bacio sulla testa e mi strinse forte a se e disse: "Ti amo tanto, sei al sicuro adesso".Entrambi ci addormentammo felici di essere di nuovo vicini ma soprattutto di nuovo insieme.

Ecco qui il nuovo capitolo.

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