Capitolo 1

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È strano come il mondo sembri così semplice nel suo complesso, ma solo alcuni conoscono la realtà e io sono una di queste.
Mi chiamo Nimisha, una semplice ragazza di 23 anni, beh questo è quello che pensano gli altri e che qualche tempo fa lo pensavo pure io ma non è così, come ho detto il mondo non è così semplice qualunque cosa può capitare in qualunque momento ed è quello che è capitato con me.
CINQUE ANNI FA...
<<mamma!mamma!Dove sono le mie scarpe, non le trovo e se non le trovo arriverò tardi a scuola>> urlo facendo rimbombare la mia voce in tutta la casa
<<tesoro, saranno lì da qualche parte nella tua camera mica possono volare e mi dispiace non posso aiutarti, sto aiutando tuo papà>>
<<wow!In questa casa tutti aiutano tutti tranne me, comunque li ho trovati erano sotto il mio letto, e cosa c'è di talmente così importante da fare che non potevi aiutarmi?>>
<<Nimisha te l'ho detto mille volte è un TOP SECRET!>>
<<ok,ok,calmati non c'è bisogno di rimproverarmi! Adesso vado ciao mamma!ciao papà!>>
Esco di casa come tutti i giorni ma non so perché questa volta l'idea del top secret mi turba per tutta la strada è da due anni che mio papà e mia mamma stanno lavorando giorno e notte su un stupido coso che non so nemmeno cosa sia perché è un segreto che nessuno deve scoprire finché i miei "super scienziati" genitori non lo completino del tutto.
Ad un tratto mi fermo per la strada pochi metri prima dell'ingresso della scuola e decido che scoprirò cosa è quella cosa, quell'invenzione che tiene lontano i miei genitori da me.
La giornata passa tranquilla, e solo 15 minuti dopo che esco da scuola sono a casa, ovviamente non sono un razzo ma la mia bicicletta lo è, io adoro la mia bicicletta a dire il vero il tragitto in bicicletta è quello che adoro, specialmente l'aria fresca che colpisce tutto il mio corpo mentre pedalo.
Arrivata a casa mangio e poi vado in camera mia di corsa, finisco i miei compiti velocemente in modo tale da riuscire a prendere il computer prima che lo faccia mio fratello Caleb.
Che scema mi sono dimenticata di presentarmi anche se non c'è tanto da dire sul mio carattere e il mio aspetto, mi chiamo Nimisha ho 18 anni sono alta 1.63 m, con capelli e occhi marroni e direi abbastanza magra; adoro tante cose come: ballare, cantare, ascoltare la musica, leggere libri, andare a fare lunghe passeggiate e uscire con i miei amici; il mio sogno è di diventare una grande donna d'affari in ambito della moda.
Ritorniamo a prima come dicevo ho finito i miei compiti per prendere il computer prima del mio fratello Caleb un ragazzo molto furbo e molto intelligente, a differenza di molti maschi, ha 15 anni è alto 1.60 m è biondo con degli occhi verdi come la mamma ed è molto magro. Noi due litighiamo sempre su piccolissime cose ma se c'è un lavoro di squadra nessuno ci batte, alla fine noi due ci vogliamo un mondo di bene anche se è difficile dimostralo davanti a tutti.
La notte, dopo aver controllato che tutti siano andati a dormire, scendo giù in cantina dove si trova il laboratorio dei miei, scendo le scale e mi accorgo che c'è un silenzio simile a quello che c'è di solito al cimitero e un brivido mi percorre per tutto il corpo dalle gambe fino alla gola e riesco a malapena a respirare per la paura.
Come nei film horror anche la porta della mia cantina cigola quando la apro, penso che abbia bisogno un po' di olio tra le fessure per far sì che sia più scorrevole.
Non sono mai andata nel laboratorio dei miei genitori perché me lo hanno vietato da quando ero piccola ma adesso non ne potevo più, appena faccio scorrere la porta che collega la stanza in cui mi trovo alla cantina che porta al laboratorio rimango sbalordita e non ci credo a quello che vedo, forse dovrei ritornare indietro e non ritornarci mai più, ma la mia curiosità e più forte della mia paura e quindi mi faccio forza e entro......

Il segreto della vita di NimishaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora