Capitolo 2

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Appena metto piede nel laboratorio rimango sbalordita, a dire il vero in shock!
Per alcuni secondi rimango come una pietra, non riesco a muovermi, ma devo pur fare qualcosa senò quei cavolo di LADRI ruberanno tutto!!
Si avete capito bene a casa mia, di preciso nel laboratorio dei miei genitori si sono intrufolati dei ladri, c'è buio quindi non riesco a vederli ma anche se ci fosse stata la luce non avrei potuto perché hanno una benda sulla faccia.
Forse dovrei andare a chiamare i miei ma con il rumore che farei nel chiamarli i ladri scapperebbero, no no cambia idea! Prendo il cellulare e chiamo la polizia e chiudo la porta del laboratorio perché è l'unica via d'uscita...
Ma subito dopo averla chiusa i due ladri si accorgono che gli avevo sorpresi e infatti uno dei due accende la luce per capire bene la situazione, in quel momento dalla porta, che ha un riquadro fatto di vetro intravedo uno dei due ladri, è alto un pochino di più rispetto a me, abbastanza muscoloso da quanto mi appare e per solo qualche secondo vedo i suoi occhi di un colore marrone scuro molto profondo.
Oddio adesso cosa faccio?! ah già!! Corro su a chiamare i miei genitori:

<<mamma papà ci sono i ladri in laboratorio!alzatevi alzatevi!>> dico urlando e molto preoccupata.
<<coooosssaaaa!stai scherzando vero?!?!>>dice mia mamma spalancando la porta della sua camera e venendomi incontro.
<<no, mamma non sto scherzando ci sono...>>non mi fa finire la frase che corre giù per le scale seguita da papà e Caleb ancora rimbambito dal sonno.

Appena arrivammo davanti alla porta del laboratorio mio papà la apre ma...
<<non ci posso credere non ci sono più ma erano qui qualche minuto fa!!!li avevo chiusi io con le mie stesse mani per far sì che non scappassero!!>> dico molto arrabbiata.
<<Nimisha tu forse non lo sai ma dietro il laboratorio c'è una porta d'uscita>>dice mia mamma sgridandomi e allo stesso tempo lamentandosi.
<<che ne sapevo io! non sono mai venuta qui visto che me lo avete proibito...e adesso cosa diremo alla polizia!?che sono scappati?>>rispondo arrabbiata più che mai, che colpa avevo io se c'era un'altra porta, mica lo sapevo.
<<mi sembra ovvio ...>>risponde papà in modo tranquillo, mentre mia mamma stacercando disperatamente qualcosa di molto importante visto che non ha dato nemmeno uno sguardo alla catastrofe che c'era nel laboratorio.
<<mamma stai cercando qualcosa!?ti aiuto?>> gli chiedo calmandomi piano piano
<<no no, niente di importante tesoro>> risponde la mamma cercando di far sembrare tutto normale ma per me di sicuro nascondeva qualcosa!

A rompere la nostra discussione è il suono del campanello, sono i poliziotti, papà e mamma vanno a spiegare quello che è successo mentre io e Caleb ritorniamo nelle nostre camere, specialmente io vado di corsa in camera mia perché non voglio che la mamma vedendomi mi chieda come abbia fatto a capire che c'erano i ladri, se nó dovrò dirgli la verità che ero andata a vedere cosa c'era nel laboratorio.
La mattina dopo mi sono svegliata molto stanca perché non avevo dormito quasi tutta la notte per colpa dei miei pensieri su quello che era successo.
Mi lavo la faccia e i denti poi mi faccio una doccia bella tiepida e mi vesto come al solito, scendo le scale e vado in cucina dove ci sono già mio fratello e mia mamma che stanno facendo la colazione, scommetto che papà è in laboratorio per lavorare! Faccio una bella colazione e esco di casa con Caleb per andare a scuola, oggi è il secondo giorno di università ma mi sento stanca e triste probabilmente perché a scuola non mi sono ancora fatta degli amici e per questo mi sento sola.
Saluto Caleb dopo averlo accompagnato a scuola visto che lui va in 1 superiore nel liceo scientifico e io mi dirigo verso l'università, arrivata in classe noto che è vuota quindi prendo un posto non tanto infondo e non tanto avanti, perché mi piace chiacchierare infatti dovevo per forza parlare per fare amicizie e mi piace allo stesso tempo stare attenta in classe così non devo sforzarmi tanto a casa e non avrei avuto problemi con gli insegnanti...
Piano piano la classe si riempie di ragazzi e ragazze che ridono e chiacchierano tra di loro ma nessuno di questi si siede vicino a me, ma non so come mai tutti hanno già così tanti amici e io no, bah non li capirò mai!
Dopo un po' la profe di diritto entra e sta per iniziare la lezione, ma qualcuno bussa alla porta...

Il segreto della vita di NimishaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora