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Cronos si svegliò nello stesso momento in cui Alex ruppe il ghiaccio e, quando questo fece per attaccare Alexa alle spalle, il dio le si pose davanti e creò una barriera che bloccò la magia con il quale il malvagio voleva ringiovanire Alexa, per fare in modo che non la potesse attaccare.
Alexa prese con la mano sinistra la destra di Cronos e poi, formò dei cerchi di magia con le mani, per poi scagliare i poteri di entrambi con un incantesimo.
Alex cercò di proteggersi a sua volta con un incantesimo, ma non ci riuscì, e finì a terra, i due erano troppo potenti quando mettevano i loro poteri assieme.
Alexa si avvicinò ad Alex, gli toccò il volto e poi tirò fuori il potere del tempo, rimettendolo nel pozzo.
Cronos girò le mani su loro stesse per due volte e poi le puntò verso Alex, intrappolandolo sul muro con un'armatura in pietra che gli copriva quasi tutto il corpo, lasciando coperta la testa.
Alexa liberò le sue amiche dal muro e poi, felice di averle salvate, le abbracciò.
Cronos camminò fino ad arrivare da Alexa e poi si congratulò per quel che aveva fatto, gli pose la gemma di Saturno e poi le diede un dono ulteriore, la possibilità di avere il potere del tempo, d'altronde se lo meritava.
Alexa si avvicinò al pozzo, lo guardò per alcuni secondi, e poi ci si tuffò dentro.
Il momento fu magico infatti, il vestito che indossava era lungo e verde con dei decori in argento e, al momento del tuffo, non entrò allo stesso momento di chi lo indossava, l'abito creò una piccola campane per colpa della gravità, rendendo la gonna quasi vaporosa, e poi seguì l'imperatrice nel pozzo.
Un bagliore illuminò la stanza e poi Alexa fu fuori dal pozzo, senza accorgersene.
L'imperatrice splendeva di una luce insolita, era il potere del tempo.
Cronos portò la pace su Saturno, stabilizzando il pianeta che aveva lasciato andare la sua gemma, e poi lasciò andare via le guerriere.
Dopo alcune ore che le guerriere erano tornate a casa, giunse un messaggio da Saturno, Alex era scappato.
Il giorno seguente, Alexa decise di esaminare più attentamente l'universo per vedere quale gemma mancasse all'appello, e lo fece incantando il modellino dell'universo del palazzo.
Alexa fece un'incantesimo di proiezione con il quale oscurò i pianeti dei quali aveva già preso le gemme e così vide che all'appello mancavano tutti i pianeti nani e Urano. Quel pomeriggio stesso, partì per fare visita ad una sua vecchia conoscenza che l'aveva aiutata contro Alex e che le serviva per trovare un rimedio proprio contro si lui.
L'aria delle montagne, pulita e rinfrescante, era fantastica, e la calma era la più assoluta.
Alexa camminò per una decina di minuti sulle strette vie circondate dai campi e poi arrivò ad un cancello di ferro alto quattro metri, quello della casa di Bel.
Un uomo in giacca sulla cinquantina arrivò ad aprire il cancello e condusse l'imperatrice all'entrata della villa.
Ad accogliere la sovrana all'interno della casa, ci fu Bel in persona con il figlio, che la invitò ad accomodarsi.
Dopo essersi scambiate alcuni convenevoli, Bel chiese all'amica a cosa mai fosse dovuta la visita, e questa le raccontò l'accaduto con Alex, facendo sottointendere che le servisse aiuto.
Bel portò Alexa nella sua enorme biblioteca contenente oltre quattromila libri, come piaceva a lei, e li iniziarono a sfogliare pagine su pagine.
Libro dopo libro, le ore passarono e nemmeno con gli scanner magici di Alexa riuscirono a trovare qualcosa.
Bel si sedette a terra, davanti ad un camino, e simise a pensare, finché non le venne un lampo di genio, quindi corsero fuori dalla biblioteca e per alcuni corridoi, e poi arrivarono davanti ad una porta in giada nera.
Dopo aver aperto la porta, Alexa si stupì di quel che c'era dietro, l'altare degli Oscuri, una specie di pozzo dal quale nascevano i nuovi Signori Oscuri come era accaduto per Tremotino e come era accaduto per un breve tempo a nonna Emma.

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