La storia degli anime (parte 1)

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Konnichiwa Minasan!:3

È da tanto tempo che pensavo di dedicare un capitolo alla storia degli anime ,ma siccome è molto lunga ,la dividerò in diverse parti.:3
Pubblico questo capitolo, sopratutto per quelli che sono interessati a diventare mangaka (come me(≧▽≦)) o animatori ,perché conoscere la storia degli anime è importante :3

Bene, iniziamo!:3

All'inizio il lavoro di animatore ,non veniva considerato con un vero e proprio mestiere, ma come un passatempo, un hobby ,una passione.
I primi animatori giapponesi (inizi 900) presero spunto da quelli occidentali.
Questi furono :Seitaro Kitayama ,Jun'ichi Kochi e Oten Shimokawa, non c'erano nè scuole nè manuali  e così iniziano a tentare, improvvisando con la loro immaginazione.
Questi, animavano le proprie vignette fotografandole una ad una da una  lavagna.
Il loro stile era molto simile a quello occidentale ,ma anche influenzato dalla pittura tradizionale giapponese.
Non esisteva ancora la televisione ,per questo i primi "cartoni animati del sol levante" venivano proiettati al cinema e in seguito ,la pellicola veniva tagliata in diverse sequenze e venduta.

Nel 2005 ad Akihabara (Vedi capitolo dello shopping in giappone) viene ritrovato un microfilm (considerato il primo anime di sempre).

In seguito, la nuova generazione di animatori ha a che vedere con un "nemico molto potente" che è in piena espansione ...la Disney *taaan taaan taaan*
Gli anime venivano fatti con materiali scadenti, non erano presenti in scena elementi sempre in movimento e le tavole venivano "riciclate".

Fu con l'intervento di Kenzo Masaoka e Mitsuyo Seo che l'animazione giapponese migliorò :vengono aggiunti gli effetti sonori alle produzioni e introdotta l'animazione a celle.

Animazione a celle: vengono utilizzati fogli trasperenti impilabili l'uno con l'altro così da poter animare determinate parti in una scena e far rimanere il resto  fermo.
In questo modo l'animazione è più fluida e il lavoro da fare diminuisce.

Nel periodo della prima guerra mondiale ,tutti i cartoni giapponesi (che duravano circa 5 minuti),dovevano essere approvati dall'esercito.
Nel periodo della seconda guerra mondiale invece, l'animazione sarà costretta a fermarsi e quei pochi "anime" prodotti vengono utilizzati come propaganda politica in guerra
(Es. Momotaro).
(Il prossimo capitolo sulla storia degli anime ci sarà il 20/05/16)

Esprimete i vostri commenti e opinioni e mi raccomando, se il capitolo vi è piaciuto o avete imparato qualcosa di nuovo mettete un stellina (。>﹏<。)/☆☆
Grazie mille!:3

Bye Bye minasan!:3

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