Capitolo 1. La fine della guerra

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Una guerra tra umani e draghi imperversava e sembrava non avere fine.
Dopo molti anni di guerra incessante ci fu un momento di pace,gli abitanti dell'isola di Berk pensarono che fosse finita,ignari di ció che stava arrivando.
Nel frattempo il capovillaggio ebbe un figlio e lo chiamo Eragon,destinato a essere il suo successore una volta pronto.
Nel frattempo una moltitudine di draghi si avvicinava a berk,e con loro il piu malvagio di tutti,MORTE ROSSA.
Eragon intanto cominció il suo addesstramento sulla caccia dei draghi.Egli era molto magro,ma compensava quella debolezza con l'intelligenza.
Cominciato l'addestramento si vide subito la difficoltà di Eragon nel praticarlo,tanto che un giorno,sul punto di mollare,si avventuro nella foresta a pensare se fosse quello il suo destino,ma un giorno ci fu un'incontro bizzarro.
Mentre si avventurava senti un lamento provenire da un
cratere,al quale si accedeva da un'insenatura molto piccola.Appena fu entrato egli vide una figura nera ferita,corse subito a soccorrerla ma una volta vicino si accorse che era un drago.Al veder questo egli cadde a terra per lo spavento,ma si accorse che gli non era ostile,
ma cercava disperatamente aiuto,egli ebbe compassione,e
i due diventaro subito amici,chiamó il drago Alakar,e da allora nulla poté separarli,inoltre,mentre lo cavalcava,scoprí che,non avendo una parte di coda,non riusciva a volare bene.Cosí di notte andava nella bottega del fabbro e progettava una coda che muoveva a piacimento con un pedale.Ogni giorno egli dopo l'addestramento nell'arena andava a trovare sdentato e scopriva sempre nuove cose su essi.
Scopri che se si strofinava un erba particolare sulla pelle di qualsiasi drago lo si poteva ammansire e che i draghi atterrivano alla vista delle anguille.
Cosí,il giorno dopo,fu pronto ad affrontare l'addestramento;i suoi compagni si sbalordirono al veder che egli sapeva tutto ció sui draghi,e cosí decisero di seguirlo per scoprire il suo segreto.Una volta raggiunto il
cratere al vedere Aragnon furono paralizzati dalla paura,
lo attacarono tutti e quattro ma al veder questo Eragon si
lancio tra loro per dividerli:"cosa fate al mio drago??",e loro risposero:"come sarebbe a dire il tuo drago",egli continuó dicendo che l'aveva trovato ferito e dopo averlo curaro tra i due nacque una grande amicizia.I quattro sciokati dalle sue parole non riuscirono a ribattere,egli continuó:"non dobbiamo per forza combatterli,possiamo anche vivere in pace con loro,lui ne è la prova".
Cosi tutti insieme cominciarono ad'addestrare i draghi all'insaputa del capovillaggio,non che padre di Eragon,Stoik l'immenso poiche erano sicuri che appena avrebbe scoperto ciò che facevano glielo avrebbe vietato.
Di nascosto cominciarono ad accudirli e cavalcarli,dopo aver fatto delle selle appropriate.Dopodiché annotó tutte le diverse speci di draghi presenti sull'isola nel"Dragorum liber"ovvero il "libro dei draghi".
A loro insaputa Morte Rossa si stava avvicinando minacciosamente con l'intento di radere al suolo l'isola.
Gli amici cercarono in tutti i modi di nascondere i draghi
agli occhi degli abitanti e di Stoik ma il recente svuotamento del magazzino del pesce,usato per nutrirli,insospettí molto Stoik che un giorno vide suo figlio uscire dal magazzino con una cesta zeppa di pesce.
Egli era molto inquieto e percio dopo cena a casa gli chiese del furto,ma egli rispose:"non so di alcun pesce",ma Stoik non aveva parlato di pesce quindi gli rispose:"io non ho parlato di alcun pesce",Eragon rispose:"quale pesce"?
Stoik sapeva bene che egli mentiva pero lo assecondó per non farlo insospettire poichè lui non era stupido.
Il giorno dopo egli segui il figlio e scoprí il suo segreto e
dopo ció rinchiuse tutti i draghi nell'arena.
Tutti,dopo averli cercati,si intristirono alla notizia poiche pensarono che non fosse giusto nei loro confronti,ma Stoik non volle ascoltarli.
Passarono i giorni ma i ragazzi non sembravano migliorare da quando avevano rinqiuso i loro amici.
L'indovina del villaggio Goti ebbe un'oscuro presagio,la distruzione del villaggio per mano di un drago,appena Stoik seppe  ció penso subito che a causare cio sará uno dei draghi rinchiusi,ma Eragon si schieró a difesa di essi dicendo:"non farebbero mai una cosa simile,allora Stoik con tono da superiore quale era rispose:"non darò ascolto
a nessuno che pensa che i draghi siano buoni",e ordinó l'uccisione dei draghi.Nel frattempo Morte Rossa arrivó al
villaggio,gli abitanti fecero di tutto per fermarlo senza risultati,allora Eragon prese in mano la situazione e chiese a suo padre di liberare il suo drago,e egli ormai sul punto di crollare liberó sdentato.
I due cavalcarono fino al centro del villaggio,e al vedere Morte Rossa rabbrividirono,un drago grande quanto quattro case,con la mezza faccia squarciata.
Eragon si lanció all'attacco e dopo un incessante combattimento egli dopo aver afferrato con i denti la gamba di Eragon gliela strappó e distrusse la coda di Alacar ma anche con queste perdite riuscirono a uccidere Morte Rossa e vendicarono le persone morte per
fermarlo.
La guerra era ormai finita e Stoik capì che i draghi non
erano malvagi ma potevano diventare loro amici,all'isola di Berk torno a regnare la pace,o almeno cosi pensarono ma in vece il peggio doveva ancora arrivare.

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Grazie per letto il 1* capitolo,
tra poco arriverà il 2*.Fatemi sapere come vi è sembrato.
:)

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