Capitolo 1

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Katherine

Driiinnnn
Che palle, non la sopporto più sta sveglia
<Kat ti vuoi svegliare se non farai tardi, non vorrai fare una brutta figura nella nuova scuola.>
E rieccoce il primo giorno di scuola, dopo un estate fastistica, tutte le sere in discoteca e sveglia alle 15. E ora si riprende la solita pallosa routine scolastica
<ecco ma arrivo>
Mi alzo, apro l'armadio e prendo dei jeas stretti chiari strappati una canotta con la pancia scoperta e le mie adorate vans nere, vado in bagno mi lavo e mi trucco.
Scendo prendo un biscotto, lasciando state le urla di mia madre per la colazione, e esco.
Non sono neanche minimamente preoccupata per la nuova scuola.
In teoria si, ma visto che dall'altra mi hanno cacciata, mi sembra ovvio che non lo sia.
Quando entro nel cortile della scuola tutti mi fissano, quanto lo odio

<smettetela di fissarmi, o ci penso io a farvi girare>

tutti si girano, tranne uno che continuava a fissarmi a bocca aperta, allora mi avvicino a lui

<se continui a fissarmi, ti farò così male che non potrai nemmeno vedere il tuo stesso riflesso>

a quelle parole si girò e corse via. Entrai a scuola, e tutti continuavano a fissarmi, dio mio che palle.

<ma che avete tutti da guardare>gli urlai, ma niente allora ci rinunciai e andai in presidenza, senza bussare entrai, e vidi una signora sulla quarantina impegnata a sistemare dei fogli, quando si accorse di me mi rivolse un sorriso smagliante, sembrava molto dolce

troppo

eeh già, ma tu chi cazzo sei!

puoi chiamarmi coscienza, per ora

ok ma non mi rompere le palle chiaro!

sisi come vuoi

<ciao mia cara tu dovresti essere Katherine>

<l'unica e la sola, senta vorrei andare in classe quindi potrebbe dare i fogli dei corsi così vado>

<si ok, ma le cose vanno fatte con calma sennò ci potrebbero essere dei problemi, e noi non vogliamo problemi, o no?>

<invece si, i problemi sono divertenti, soprattutto se vengono creati da me>

la signora si mette a ridere, ma che cazzo ha da ridere

si infatti, poi ha una risata troppo dolce, questa secondo me campa di dolcificanti

ma chi t'a interpellato, ma levate

oh datte una calmata, guarda che io sono te

e sti cazzi e comunque sei solo la mia coscienza, cioè quella che consiglia non quella che rompe le palle

si si ok, però calmina eh

<mi scusi ma perché ride?>finalmente la smette

<niente di importante, allora questo è l'orario e questa è la giustifica per il ritardo>

<ok arrivederci>

<quale è la parolina magica che si dice ora?!>

questa è fuori

concordo

Io la guardo male < se si aspetta un grazie da me aspetterà tutta la vita> e lei ricomincia a ridere

io me ne vado sbattendo la porta

questa è suonata

alla stragrande

raggiungo la mia classe, la 3A, e entro

<mi scusi non si bussa!>

<oh me ne ero dimenticata, mi avvicino alla scrivania del prof e busso>

tutti si mettono a ridere

<scusi prof sto aspettando l'avanti!>

<Avanti!> dice ridendo sotto i baffi, è veramente carino, avra 25 anni occhi scuri e capelli neri

<oh finalmente>

<lei è la nuova arrivata Katherine Black>

<si l'unica e la sola>e tutti si rimettono a ridere

<ok signorina Black ci vuole dire qualcosa su di lei>

<certo, mi chiamo Katherine Black, ho 16 anni, sono stata cacciata dalla mia ex scuola perché ho menato una che menava una mia amica, su facebook mi chiamo Kate Black(e vedo tutti segnarselo) a e per chi volesse il mio numero lo scrivo alla lavagna> sento una risatina <e chi mai vorrebbe il tuo numero?> mi giro e vedo una ragazza piena di fondotina super truccata, tutta vestita di rosa con dei tacchi 12, mi metto a ridere, e la vedo infuriarsi, mi giro e lo scrivo alla lavagna, mi rigiro e vedo tutti con in telefoni in mano che lo scrivono, compreso il prof<mia cara la domanda più ovvia è chi vorrebbe mai il tuo>e li scoppiano tutti a ridere<vediamo>si alza e urla<chi vuole il mio numero>si alzano solo 10 mani<ora vediamo se sai fare di meglio><certo mia cara, chi vuole il mio>tutte le mani dei maschi erano alzate, compresa quella del prof<20 mani, allora?! ah non ti mettere a piangere sennò con tutto il trucco che ti sei messa diventerai un panda dopo il bagno>sento delle risatine, e lei si risiede al suo postro facendo risuonare i tacchi e sculettando

si crede di essere una top model

se lei al massimo, è quella che le trucca

mi siedo ad un posto in fondo alla classe, e mi arrivano 20 mila messaggi. saranno loro. do uno sguardo in torno alla classe, e tutti mi stanno fissando. suona la ricreazione, ed io esco dalla classe.

continuo a guardare il telefono e vado a sbattere contro qualcosa, o meglio contro qualcuno. alzo la testa e vedo un ragazzo super sexy con i capelli neri e occhi verdi.

<ehi stai più attenta>

<e se no che mi fai>gli sussurro all'orecchio

<non mi provocare ragazzina>

<tu a me ragazzina non mi chiami>vedo la gente radunarsi, ma non ci faccio caso

<e se non che mi fai>mi dice

<ehi amoruccio><ciao melody, che vuoi?><blé ancora tu, amore che ci fai con questa pezzente- - bella mia non te la sarai veramente presa per la storia dei numeri><che storia-chiede il ragazzo con gli occhi verdi- niente amore> <eravamo in classe, stavo dando il numero hai compagni e lo ho scritto sulla lavagna, la tua ragazza si è alzata dicendo che loro volevano il suo di numero non il mio, ma a perso ala stra grande perché il mio lo hanno voluto tutti, compreso il prof invece il suo solo 10<la ragazza si avvicina con fare minaccioso, io gli rido in faccia- non mi provocare pezzente>

la ragazzina sta giocando con il fuoco

si e si brucerà

<bella mia tu non mi devi provocare>la guardo malissimo, mi tira uno schiaffo. Non lo dovevi fare, la prendo per il collo e la attacco al muro,- non provare mai più a toccarmi o veramente passi le pende dell'inferno- lei mi guardo negli occhi, all'inizio incazzata nera, ma poi impaurita e annuii. la lasciai andare e me ne andai e suonò la campanella- quella là mi ha anche fatto passare la fame.

passarono le altre 4 ore e me ne tornai a casa<MAMMA SONO TORNATA> <ehi amore come stai>mi dice mentre mi abbraccia, io non ricambio odio gli abbracci, dio mio questa donna è troppo dolce, come faccio a essere sua figlia-mamma sto bene, ma ora lasciamo sai che non sopporto gli abbracci> <si è vero amore ora ti lascio>mi lascio e io salgo in camera mia

mi butto sul letto e mi addormento, che giornata

Non Una Ma La Principessa •Ibrida•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora