Ritorno

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Nota d'autrice
Ciao a tutti cari lettori, ho scritto questa storia nel lontano 2014, sono passati 10 anni e non penso di correggerla ma è completa e mi dispiaceva non pubblicarla di nuovo. Trovate il sequel sul profilo. Avevo 13 anni quindi troverete molti errori ma spero vi piaccia

Forse andare un pó da papà mi aiuterà, non so ma penso che alla mamma non dispiacerà stare un pó da sola con Mauricio ,ho deciso io di andare un pó da mio padre...
Anche se é per un paio di mesi che dovrei restare fino a settembre . Non lo vedo da tanto e penso che sia giusto restarci per un pó...
Con lui ci sarà la sua ragazza...Monia.
Porteró con me poche cose, tanto so che la mia camera sarà uguale a sette anni fa , stessi mobili, stesso letto stessi giochi e stesso divanetto attaccato alla finestra; il mio divanetto sopra il quale passavo giornate intere a disegnare e a guardare il mare.
"Quel mare coperto di immenso, un orizzonte senza fine dal quale ogni mattina sbocciava il sole e illuminava il mare fino al tramonto ,dove lasciava la vita e si accompagnava negli abissi... "
Questa frase la scrissi io tempo fa, quando ero ancora una bambina, ma ero abbastanza matura per comprendere il significato della natura e di ogni suo essere vivente.
Mi sono sempre sentita legata a tutto ció di naturale che mi circondava, per il resto, non sono mai stata legata agli oggetti materiali, se non che alla mia copertina che mi accopagna da quando sono nata in tutti i miei spostenti; certo quando esco per poco tempo non la porto con me , ma di sicuro senza di lei non riesco a dormire.
Quando da piccola la perdevo scoppiavo a piangere perché lei é come parte di me.
È di lana rosa e bianca, morbida e quando la poggio sul mio viso o sulle mie spalle, provo una senzazione stupenda ,che mi fa sentire al sicuro e protetta come non mai...
Passavo poco tempo con papà ,ormai da sette anni.
A Natale qualche volta andavo a trovarlo, ma non passavo la serata a casa sua, ma dai miei nonni, perché mi divertivo di più , dato che c'erano i mei cugini, anche se ho sempre preferito la famiglia della mamma.
Non so come troveró papà...
E finalmente rivedró il mare, non che ci abbitassi lontano, ma non uscivo molto spesso...rivedró le mie spiaggie.
Ricordo che da piccola passavo giornate intere in spiaggia con i miei genitori.

<<forza ragazza dobbiamo andare se non vogliamo beccare il traffico>>
Los Angeles non era molto lontano dalla città vera e propria.
Li staró vicino la spiaggia e ci sarà più tranquillità.

Passano tre ore

Stefi
25 giugno 2010
Caro diario oggi sono arrivata a casa di mio padre.
Con noi c'è anche la sua compagna.
Ho preferito io staccare un po dalla vita frenetica e veloce della città, non riuscivo più a stare in quella trappola.
La città mi provoca molta ansia.
É vero che vivo in un paesino vicino ad essa, ma é noioso.
Vado a scuola ,pranzo,studio,ascolto la musica e beh... mi deprimo.
Penso a come potrebbe essere la mia vita se vivessi un'avventura emozionante come nei film, ma non sarà mai così.
Vorrei qualcuno che mi sconvolgesse la vita in meglio, che mi faccia sentire libera e viva;non in trappola .
Tra qualche ora verranno a trovarci i nonni, con loro verrà il mio piccolo cuginetto.

Passa qualche ora

Sono in camera mia seduta sul divanetto attaccato alla finestra, dalla quale si scorgono le spieggie favolose che ricoprono questo luogo incantevole.
Sto ascoltando una canzone di miley cyrus;
When I look at you...é di un film dove lei é la protagonista;ma nn so perché mi fa rattristire ancora di più...

Osservo con attenzione le fotografie di me da piccola appese alla parete, sopra la scrivania bianca, piena di vecchi ricordi, diari e quaderni.C'è una foto di me vicino alla riserva con tutti i miei vecchi compagni delle elementari;ero proprio piccola, mi ricordo i nomi di ognuno di loro. Poi ci sono io, con il mio cagnolino Shiba, un aski molto bello, con un pelo stupendo e due occhi azzurri. Quelli si, che erano bei tempi.Shiba mi ha cresciuta, quando sono nata lei già aveva cinque anni ed é morta due anna fa...per me é stato bruttissimo, lei somigliava molto ad un lupo , quando ero triste mi veniva a consolare e facevamo lunghe passeggiate lungo le coste con lei mamma e papà.
Loro si sono separati perché appartenevano a mondi diversi, papà era sempre impegnato con il lavoro, preferiva quello alla famiglia a volte, ma penso che dopo se ne sia pentito, mentre la mamma stava male sempre chiusa in casa, lei ama la libertà e il sole , così ognuno di loro ha preso la propria strada ben sette anni fa, quando io ero piccola .

Lycanthrope  life of vampirewolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora