CHAPTIRE 1

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Era il primo giorno di scuola. Non sapevo a cosa andavo incontro.
Una semplice giornata d'estate si stava trasformando nel giorno che mi avrebbe cambiato la vita.
Vidi in lontananza un ragazzo, abbastanza alto, magro, con due occhi indescrivibili.
Stavo sognando, un ragazzo cosí bello non l'avevo mai visto.
Non potevo di nuovo innamorarmi.
Passarono due lunghe ore, era ricreazione.
Venne a chiedere delle informazioni a me e le mie amiche.
Xx: ciao, sapreste dirmi la 3B dov'é?
Io: certo, é al piano di sopra a sinistra.
Xx: bene, grazie mille. Comunque, piacere Marco!
Io:Alissa, piacere.
M: ci vediamo in giro!
Stavo morendo dentro, che occhi. Dio buono. Laura subito capì che stavo rivivendo la stessa situazione dell'anno scorso.
Avevo le lacrime agli occhi. Non potevo innamorarmi di nuovo.
L: non piangere, ti prego.
Io: non preoccuparti.
Guardai l'orario, dovevamo andare in classe.
Io: dai andiamo.
Tornai a casa, scoppiai a piangere.
In terza media ero fidanzata con il ragazzo che pensavo fosse l'unico ad amarmi. Fu l'esperienza più brutta della mia vita.
Il giorno dopo, andando a scuola, vidi Marco.
M: bella!
Io: e-ehi
M: entriamo insieme?
Io: va bene!
M: io vado, devo ancora capire la mia classe dov'é ahaha.
Io: se vuoi ti accompagno ahah, se vuoi.
M: si certo!
Io: in che classe sei?
M: seconda A, tu?
Io: prima B ahah.
M: sei 2001?
Io: magari, 2002.
Era suonata la campanella, tutti che entravano in quella prigione.
Uscita da scuola, mi accorsi che l'avevo già visto da qualche parte.
Stavo a cazzeggiare su Facebook, mi uscì tra i consigliati "MARCO LEONARDI".
Era lui, ne ero certa.
Perfetto, Alice era innamorata di una "web star".
Stavo malissimo.
Che grande delusione.
Il giorno stesso, andando in centro lo vidi.
Mi corse incontro e mi abbracciò fortissimo.
M: mi devi aiutare.
Io: okay.
Stava per piangere, me ne accorsi.
Andammo in un vicolo, non c'era nessuno. Ansia.
M: mi piace una ragazza più piccola.
Io: ah, e la conosco?
Stavo malissimo, avevo delle lamette in tasca. Avevo il bisogno di sfogarmi. Alle medie ero abituata a farlo cosí.
M: questo non lo so, penso di no.
Io: a me invece piace un ragazzo più grande, guarda un po'!
Volevo morire.
Se la trovo a sta zoccola, la faccio fuori.
Mentre mi veniva da piangere, si avvicinava sempre di più e con tutta la mia fortuna, mi iniziarono a scendere lacrime a non finire.
M: piccola!
Dopo aver pronunciato quelle parole, sentii le sue labbra sulle mie.
Adesso?
M: no, cazzo..
Avevo gli occhi gonfi dal pianto e il viso rigato di lacrime, non so se dalla felicità di quel bacio o dalla tristezza per la presunta "ragazza".
M: penso tu abbia capito tutto.
Io: e ti sbagli, sono confusa in un modo assurdo.
M: mi piaci tu.
Le lacrime continuavano a scendere, ora dalla felicità.
Io: non so che dire.
M: non ti piaccio?
Io: il fatto é che ho paura.
M: ma di cosa hai paura?




•Love Story• {Marco Leonardi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora