Capitolo 1

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Pioggia ... il suo rumore mi ha sempre rilassata .. quando pioveva  non avevo bisogno  del mio mp3 per fuggire dal mondo, mi bastava  aprire  la finestra  della mia stanza , che si affaccia  alla città , accendere una sigaretta  e ascoltare ogni  goccia  che sbatteva sul cornicione .
Mi appolaiavo  come un  gatto  sul davanzale , il gusto della nicotina mi  rilassava , non c' era  più bella musica  di questa.. il vento scuoteva i rami e scompigliava i miei capelli , sbatteva  il gelido  vento sul  viso caldo , che bella sensazione ...
Quel bel momento  venne interrotto da una voce  stridula  e acuta  chr mi chiamava :
-Andrea , Andrea!
Gettai la sigaretta  e mentre chiusi la finestra  dissi anche addio  alla pace  e tranquillità di prima .
Con aria disgustata  mi accingevo  a dover   rispondere a quello che sarebbe stato  il mio interrogatorio .
Eccola arriva , spalancò  la porta con forza ,il viso panato, i nostri sguardi si incrociano.
-Dove sei stata ieri sera - disse sbraitano.- Sei tornata  all'alba ,Andrea  vuoi crescere un pò?! Questa  non è vita , scappi , pensi che scappando  risolvi qualcosa ?- continuó lei , mi fissava attendeva una mia risposta .
Io lo sapevo  benissimo che scappare  non avrebbe risolto  niente , ma ne avevo bisogno , dovevo evadere  dalle mie mura  , da questa prigione  che mi toglieva il respiro .
Come sempre non risposi  e lei  ancora più furiosa  giró i tacchi  e tornó  al pian terreno .
Madri pensai ... vogliono  solo il bene , ma loro non sanno quale sia il nostro  , pensano di saperlo  ma non è così .
La pioggia  si era interrotta  in quel breve  attimo  che parve una vita ...
I miei pensieri  erano sempre più  confusi , mi perdevo con loro .
Fui improvvisamente  distratta  dalla scia di un aereo ...chissà    dove  andava , pensai,  quanto mi sarebbe piaciuto  essere lí sopra  in una distesa di nuvole bianche , avrei  voluto  saltare  giù  e spiccare  il volo ,  sentire la brezza  del vento , non avere più limiti , perché  il limite più grande è stato sorpassato . Ma purtoppo ero qui, in questa stanza , dove il colore  più vivace  era quello  della lampada  blu notte . Chiusi la finestra , in quell 'arco di tempo vidi  il mio riflesso ... il riflesso di un mostro . Si un mostro , che non prova niente   a cui non interessava niente e nessuno .
Scostai  la ciccia  dei capelli  dal viso  e  feci un sorriso sgembo  e pensai  ..- a me il mostro piace -
Chiusi la tenda  e mi diressi in bagno ,mi incominciai a svesti re , quando...

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 28, 2016 ⏰

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