Introduzione (stavolta della storia)

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Jungkook era lì, che guardava quella noiosa lavagna che si riempiva di parole. Decise di disegnare qualcosa. Adorava disegnare.
Toglie la matita dall'astuccio e cerca un buco libero nel diario.
"Ah! L'ho riempito!"
"Jeon! Stai seguendo la lezione?"
"S-sì profe."
"Metti via il diario! Non ti serve ora!"
Sbuffò e lasciò il diario sotto al banco, stravaccandosi su di esso.
Impugnò la matita e cominciò a scarabocchiare il libro. Ma, si ricordò che dopo quell'anno, avrebbe dovuto venderlo. Così prese la gomma e cancellò il più possibile. Ma lui si annoiava ancora, le parole della professoressa gli rimbombavano intorno alla testa, ma non aveva voglia di ascoltare. Così cominciò a fare disegni sul banco.
Fece uno schizzo di se stesso annoiato, con scritto accanto: "waaaaaaa! Che noia!"

Dopo la campanella, dato che era l'ultima ora, tornò a casa lasciando lì il disegno.

Alessia, che nel pomeriggio sarebbe dovuta andare in quella classe per i corsi pomeridiani, si sedette al banco di Jungkook. Senza, ovviamente, sapere che fosse suo.
Ridacchiò un po' nel vedere quel disegno, che aveva un nonsochè di disperato. Prese la matita e appoggiò la mano sul banco.
"Che lezione era? -A."
Rimise la matita nell'astuccio ed ascoltò la lezione.

Il giorno dopo Jungkook tornò a scuola e si stravaccò sul suo banco. Guardò il disegno e notò la scritta aggiuntiva. Si girò verso il compagno di banco.
"Jimin! L'hai scritto tu?"
"Che vai dicendo coglione..." Disse prima di tornare a mangiarsi le unghie.

Jungkook rimpugna la matita.
"Come ti chiami? Anzi no. Sei maschio o femmina? -J"

Il gioco era iniziato.

Love is not over || Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora