✞capitolo 2✞

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"Ciao io sono Matt.... Clark? La stessa Clark dell'orfanotrofio?" dice abbracciandomi e gli salto addosso
"Oddio Clarkina da quanto non ti si vede, pensavo che quella strega ti avesse fatto del male, tanto che chiamammo gli assistenti sociali ma non ci diedero informazioni su di te, venivamo sempre all'orfanotrofio per vederti ma non ci facevano entrare... Mio dio Clark ed ora sei qui" dice in preda alle lacrime, non l'ho mai visto così è quasi non lo riconosco più il Matthew puttaniere di un tempo se n'è andato e ora sta piangendo, stinge di più la presa e io poggio la testa sull'incavo del suo collo.
Rimaniamo così per svariati minuti è noto che non c'è neanche più traccia dei 'Nostri' genitori "Vieni ti mostro la casa piccola peste" e a quel nomignolo faccio un sorriso a trentadue denti, mi mancava essere chiamata così, saliamo le scale interamente in ciliegio come il parquet in tutta la casa, arriviamo d'avanti ad una porta bianca, mi fa cenno di entrare ed apro la porta.
È bellissima ha le pareti bianche opache, il letto ha le lenzuola nere con il simbolo di Batman con sopra una miriade di cuscini ben sistemati ed un orsetto di peluche nero sul letto.
Su una parete c'è un enorme specchio e due porte, una è il bagno mentre l'altra è un enorme cabina, si divide in tre zone, il paradiso di fronte ho un sacco di scarpe di marca: Nike, Converse, Vans e Jordan nella seconda zona ci sono moltissime felpe e magliette mentre nella terza un sacco di jeans e pantaloncini, urlo dalla felicità come una dodicenne in una crisi ormonale facendo correre mio fratello in camera preoccupato "Oddio Clark che cavolo succede?" mi chiede e io esco dalla cabina saltellando "Io amo questa cabina, come sapevate che mi piacevano?" Chiedo io incredula e lui fa le spallucce "Ho arredato io l'armadio, sapevo di una ragazza di nome Clark e subito ho pensato a te, anche se ero convinto che non potevi essere tu, mah visto che tentar non nuoce" mi sorride "Ora ti faccio vedere una cosa" apre un mobile nero strapieno di giochi per la Play e io gli salto addosso abbracciandolo per la felicità "Oddio è stupendo" urlo stritolandolo, come ai vecchi tempi, lo libero dall' abbraccio e tira un respiro di sollievo "Ragazzi è pronta la cena"
oddio è già ora di cena?
Scendiamo e li vediamo già seduti a tavola, mi siedo e iniziamo a mangiare, a fine cena parliamo un po', scopro che Ted fa il chirurgo mentre Eleonor è un importante avvocato difensore, per poi andare a dormire "Ragazzi domani andrete a scuola accompagnati da Philip" annuiamo e andiamo in camera, metto una maglia larga che mi arriva fino a metà coscia e mi metto sotto le coperte cadendo in un sonno profondo.

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I need an easy friend
I do ... with an ear to lend
I do ... think you fit this shoe
I do ... won't you have a clue
I'll take advantage while
You hang me out to dry
But I can't see you every night
Free
I do
I'm standing in your line
I do ... hope you have the time
I do ... pick a number too
I do ... keep a date with you
I'll take advantage while
You hang me out to dry
But I can't see you every night
Free
I do
I need an easy friend
I do ... with an ear to lend
I do ... think you fit this shoe
I do ... won't you have a clue
I'll take advantage while
You hang me out to dry
But I can't see you every night

Le note dei Nirvana invadono la stanza, spengo la sveglia e mi trascino verso il bagno, mi faccio una doccia, asciugo i capelli e faccio le trecce, indosso una canotta nera, una felpa dei Guns N Roses, dei jeans neri strappati e un paio di converse nere, metto un po' di mascara e eye-liner, metto gli anelli, la collana, lo zaino dell' eastpak e scendo.
Trovo Matt, indossa delle Vans nere, un pantalone marroncino e una felpa bianca vicino la macchina una Maserati Levante bianca.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso scuola. Dopo alcuni minuti arriviamo, scendiamo dall'auto e seguo Matt vicino ai ragazzi.

UntouchableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora