Là, tout n'est qu'ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.
( Ch. Baudelaire, " L'invitation au voyage ", Les fleurs du mal )
Ecco, nell'ombra del monte
vedo il mare, il mare d'oro;
ecco, di nuova fonte
m'innamoro.
Canta sul vello biondo;
ride il mare, il mare d'oro.
Il raggio canta, nascondo
l'aureo coro.
Entro nascondo, io sfinge,
tra il canto mio che trabocca
e il vento di verde attinge,
questo mare
in questa bocca.
Languido all'ombra abbagliato del sogno,
del sole equoreo alla vampa eburna,
solo ed immoto nella mobile urna,
rubro solenne nel tramonto sogno
il rovo d'oro, e cantano usignoli
in orti azzurri e sul manto velluto
color di crisoprasso. Quivi soli
lire inebriassero arcane e muto
desiderio; oh, chimere lontane,
ròride di rosse labbra spiranti
sinuose onde di verde arcuato musco,
oh, spumose in bràmito corrusco
su scogli bronzei chiome divoranti;
voi, bacche di cinabro ed ansie umane.
Musiche profumate, aurato ardore,
solenne d'oblio, chiome vaporose,
effluvii di mistico sudore,
tra le lampade fra le carnee rose
oltre il candido muro, e nell'oro
trèmulo di smeraldo, scintillante
opaline malie; ansia amante,
turbinoso susurro, d'ali in coro
voli iridati, perle rugiadose,
odorosi frutti, albe immacolate,
cristalli ed ambre, acque fragorose,
dove, dove l'errabondo mercante
nelle dolcissime insidie ingrate
laccierà il riso suo inebriante ?
Tu all'ombra d'un platano sonora
placa il mio cuore, o cicala,
gioiosa canta con iridata ala
tra sterpi d'oro nella calda ora.
Canta e placa l'angoscia, che divora
la mia povera vita, al tuo canto
in melodie di biondo incanto