Sono le 7:00 del mattino, ed io mi sveglio sulle splendide note di Stitches di Shawn Mendes.
Abbasso la suoneria.
Stropiccio leggermente gli occhi.
E mi guardo intorno.In quel momento capii che l'inferno stava per ricominciare
La solita routine, la solita famiglia, la solita scuola, i soliti coglionuni di 4 superiore, i soliti professori...
"No oggi non ce la faccio" penso.
Ma ce la devo fare.
Non posso distruggere i sacrifici e gli sforzi che ho fatto in questi due anni per essere la migliore. Magari per molti non è così importante prendere dei bei voti a scuola... ma per me lo è.Dopo essermi fatta un paio di film mentali su come sarebbe potuta andare la giornata, mi alzo, e con la grazia di un elefante mi dirigo verso l'armadio.
In realtà non mi sono mai preoccupata troppo sul mio aspetto, dato che non mi reputo una bella ragazza anche se gli altri dicono il contrario. Ma si sa che la gente è falsa quanto gli zigomi di Madonna.
Alla fine opto per una felpa grigia, una canotta nera, dei jeans slavati non troppo aderenti e infine le mie adorate Converse nere.
Mi lavo i denti, la faccia.
Mi lego i capelli biondo cenere in una coda alta e infine dopo le svariate urla di mia madre scendo in cucina per fare colazione.《Santo cielo Charlotte, è da più di dieci minuti che ti sto chiamando!》
《Si scusa.》rispondo svogliata, mia madre tira gli occhi al cielo e ritorna a finire di lavare le stoviglie della sera scorsa.Mentre mi gusto i miei cereali penso a come sia snervante mia madre.
Pignola, logorroica, ossessionata dalla pulizia, sempre attenta a tutto, insomma la precisione in persona. Ma nonostante tutti i suoi difetti non smetterò mai di pensare che sia la donna più bella che io abbia mai visto.
Insomma, capelli castani, occhi verde smeraldo, labbra carnose, naso alla francese... in breve è quel tipo di donna dalla cui ci si aspetta un bel marito, una villa con vista mare ecc...
Ma purtroppo non era così.Infatti dopo che i miei genitori divorziarono mio padre non si fece più vedere. Così, io e mia madre, dovemmo cavarcela da sole e tutto quello che potemmo permetterci è una piccola villetta poco distante da Manhattan.
《Allora? Mi hai sentita Charlotte?》mi chiede mia madre prendendomi alla sprovvista.
《Ehm.. si si.》
《Mm.. dai non dire scemenze Charlotte, conosco mia figlia e se so una cosa su di te è che se guardi nel vuoto significa che non mi stai degnando la minima attenzione.》 Dice sorridendo, facendo cosi apparire due meravigliose fossette che avrei voluto ereditare da lei.《Comunque stavo dicendo che faresti meglio a sbrigarti se non vuoi fare tardi il primo giorno di scuol...》
Non le lascio neanche finire la frase che già mi ritrovo fuori dalla porta correndo verso quel luogo di morte.
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Hi people!
Fatemi sapere se questa roba vi è piaciuta.
Bye.
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A Beautiful Mistake♡|| Alessio La Padula
Fanfiction《...E ad un tratto sorrise. Un sorriso luminoso, quasi accecante. Non ricordava di averne mai visto uno così. Solo in quel momento Charlotte realizzò. Quello non era un semplice sorriso. Era una droga. Sì, la sua.》