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"Maro ja-"

"NO TACI"

"Gennà ma-"

"ZITTO"

"Non è stata col-"

"FO CESS ALÈ"

Era da ormai venti minuti che Gennaro inveiva contro il suo ragazzo dimenandosi e sbraitando completamente nudo e barcollante ai piedi del letto matrimoniale che condividevano.

Solitamente Alessio non si sentiva granché in colpa  durante i loro litigi, quasi sempre era Genn ad avere torto marcio quindi lui taceva tranquillo osservando per quanto ancora il ragazzo sarebbe riuscito ad arrampicarsi sugli specchi prima di cadere, arrendersi e ammettere i propri errori.

Quella volta però...beh...quella volta il biondo non aveva tutti i torti.

Quello di qualche ora prima era iniziato come un semplice impeto di passione come tutti gli altri, tutta la giornata in studio a lavorare, qualche strusciamento accidentale ma gradito, un paio di jeans troppo attillati e Alessio (non ci vedeva più dalla fame) aveva perso la testa.

Per carità, ci stava eccome, e la cosa sarebbe stata irrilevante, un coinvolgente pomeriggio di passione come un'altro, se solo Alessio quella volta non avesse "esagerato" un po.

Il moro non era di certo il primo ragazzo che il biondo frequentava e, fin da quando ne aveva memoria, il suo "ruolo" durante l'amplesso era rimasto invariato ma, se c'era una cosa che aveva imparato stando con Alessio, era che non importava quanti partner sessuali avesse avuto, una virilità così non sarebbe mai riuscito a sostenerla per intero, non subito almeno.

Di conseguenza, fin dalle prime volte, i due avevano sempre cercato di controllarsi per evitare di provocare a Gennaro spiacevoli inconvenienti, quel pomeriggio però Alessio aveva davvero esagerato.

Non sapeva se fossero stati gli svariati giorni di astinenza, il troppo lavoro estenuante, o i maledettissimi jeans di Gennaro davvero troppo stretti, ma Alessio non c'aveva visto più, lo aveva afferrato e, senza grazia alcuna, si era spinto in lui facendo letteralmente sanguinare l'intimità di Gennaro.

Lì per lì era stato doloroso ma terribilmente erotico, il biondo non era davvero riuscito ad arrabbiarsi preso com'era dall'eccitazione e l'impeto del momento, mai avrebbe immaginato che, pochi minuti dopo la conclusione dell'amplesso, problemi tutt'altro che irrilevanti sarebbero piombati a minacciare lo svolgimento della loro serata.

"Alè ma ti rendi conto che non riesco neanche a sedermi?!"

E Alessio avrebbe davvero voluto chiedergli scusa, il problema era che in realtà si sentiva terribilmente bene in quel momento.

Insomma, lui se ne stava lì con la sua virilità di ferro che svettava tra le gambe muscolose mentre il suo ragazzo praticamente si lamentava perché era troppo grande e diciamoci la verità...anche Alessio è umano e in quel momento tutto ciò che avrebbe voluto fare era darsi una bella pacca sulla spalla e congratularsi con madre natura per il suo lavoro eccellente.

"Alè se non la smetti di sorridere ti arriva una sediata sui denti"

Il ragazzo si morse il labbro nel vano tentativo di sopprimere una risatina che però scappò al suo controllo

"Scusa..ti giuro non l'ho fatto apposta"

"Ma scherzi?! Non riesco nemmeno a sedermi e tra un ora dobbiamo essere alla festa di compleanno di tuo fratello, che cazzo facciamo?!"

"Stai impiedi"

Rispose continuando a ridacchiare.

Il biondo dilatò le narici infuriato infilandosi le mani nei capelli chiari e strattonandoli piano.

Birthday revelationsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora