La Rosa Di Sangue

Traffico

Cavolo sono in ritardo,se solo non ci fosse tutto questo traffico! Sarà meglio avvisare Aisella altrimenti si arrabbierà, lei odia quando sono in ritardo...... ma che ci posso fare se c'è tutto questo traffico? Tirai fuori il mio telefonino e iniziai a scrivere un messaggio di scuse anticipate. Ero seduta sul sedile davanti e ogni volta che guardavo l'orologio da polso di mia madre mi veniva ancora più ansia. Iniziai a controllarmi attraverso alla telecamera interna del mio cellulare per non pensare al ritardo che si faceva sempre più lungo, ed eccolo, il ciuffo ribelle che avevo pettinato per mezz'ora ed era dinuovo fuori posto. Le parti del mio corpo che mi piacevano di più erano proprio i miei capelli, lunghissimi, un po ondulati e color biondo cenere, per me si intonavano benissimo con i miei occhi verde scuro, cosa che mia madre era sempre in contrasto, diceva che un giorno me li avrebbe tagliati fino alle spalle cosa che io non volevo assolutamente. Decisi di controllare l'ora del telefonino. Accidenti! Il film iniziava alle 20:15 ed erano già le 19:50. Mi ucciderà di sicuro! Continuavo a ripeterlo nella mia testa guardando il cielo rosato del tramonto dal finestrino.

Era quasi estate, ESTATE! la mia stagione preferita, lo era per 3 motivi: il primo e che finiva la scuola e questo era davvero una bellissima cosa, niente più verifiche a sorpresa, interrogazioni e lezioni noiosissime, niente più professori e bulli che ti fanno stare alla massima allerta. Il secondo motivo era che sei in vacanza quindi mare, spiaggia e divertimento a gogò. Il terzo motivo è che potevo vedere Aisella tutte le volte che volevo e uscire con lei e le sue amiche, lei è la mia migliore amica, abbiamo frequentato sia l'asilo, elementari e medie insieme ma purtroppo ci siamo divise alle superiori.

Per mia fortuna, il traffico si liquidò in fretta e riuscii ad arrivare giusto in tempo, il film non era ancora iniziato ma Aisella mi fece lo stesso una bella lavata di capo, ormai ci ero abituata, anche se non era proprio colpa del tutto mia. Per me era diventato un po il suo modo di salutarmi. Dopo aver preso i biglietti e qualcosa da sgranocchiare ci dirigemmo verso la sala del nostro film e , dopo pochi secondi che ci eravamo sedute sulle poltroncine vellutate con il nostro numero sopra, iniziò il film di cui non conoscevo nemmeno la trama.